Fine vita – Pronto decreto con le modalità registrazione alla Banca dati
“Il decreto (vedi testo) stabilisce le modalità di registrazione delle Dat nella Banca dati nazionale, e definire anche il funzionamento e i contenuti informativi della Banca medesima nonché le modalità di accesso alla stessa da parte dei soggetti legittimati. Tra questi, ci saranno il medico che ha in cura un paziente dal momento che sussista una situazione di incapacità di autodeterminarsi dello stesso, oltre che il fiduciario in carica. Raccomandata l’estensione della registrazione delle Dat anche ai non iscritti al Ssn, in modo da garantirne i diritti fondamentali della persona umana. LA RELAZIONE
Alla data del 31 marzo 2019, le disposizioni anticipate di trattamento consegnate agli uffici dello stato civile dei Comuni erano a 62.030. Pronto lo schema di decreto che dovrà stabilire le modalità di registrazione delle Disposizioni anticipate di trattamento nella Banca dati nazionale istituita presso il Ministero della salute, e che definirà anche il funzionamento e i contenuti informativi della Banca medesima nonché le modalità di accesso alla stessa da parte dei soggetti legittimati.
Tra questi, ci saranno il medico che ha in cura un paziente dal momento che sussista una situazione di incapacità di autodeterminarsi dello stesso, oltre che il fiduciario in carica. Raccomandata, infine, l’estensione della registrazione delle Dat anche ai non iscritti al Ssn, in modo da garantirne i medesimi diritti fondamentali della persona umana.
Questi i contenuti principali della relazione inviata dal Ministero della Salute al Parlamento sullo stato di attuazione del registro delle Disposizioni anticipate di trattamento (Dat).
Nel testo si spiega come il Ministero dell’Interno, di intesa col Ministero della Salute, abbia già diramato le prime indicazioni operative ed i chiarimenti concernenti gli aspetti di stretta competenza degli Uffici dello stato civile, atteso che “le Dat devono essere redatte per atto pubblico o per scrittura privata consegnata personalmente dal disponente presso l’ufficio di stato civile del comune di residenza del disponente medesimo” . Queste indicazioni sono state pubblicate anche sull’apposito sito tematico del Ministero della Salute…”
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Fonte: “Fine vita. A marzo 2019 oltre 62.000 Dat consegnate ai Comuni. Pronto decreto con le modalità registrazione alla Banca dati. La relazione al Parlamento”, Quotidiano sanità
Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=74709