Tumore uroteliale avanzato – Dopo fallimento di chemio e di anti PD-1/PD-L1, enfortumab vedotin produce risposte nella metà dei pazienti
“Uno studio clinico di fase II a singolo braccio condotto su 125 pazienti ha mostrato che un trattamento con enfortumab vedotin (EV) – un nuovo agente che ha come bersagio la Nectina-4, una proteina presente nel 97% dei tumori uroteliali – ha prodotto risposte nel 44% dei pazienti con forme localmente avanzate o metastatiche di tumore uroteliale. Lo studio è stato presentato all’ASCO
I pazienti erano stati precedentemente trattati con chemioterapia al platino e con un inibitore del check point immunitario (anti PD-1 o anti PD-L1), ma il cancro era progredito nonostante questi trattamenti.
Lo studio è stato presentato oggi a Chicago in una conferenza stampa e sarà presentato in una sessione plenaria.
“Questi risultati di fase II replicano molto da vicino i risultati di fase I, cosa che non accade spesso negli studi clinici”, ha detto il principale autore dello studio Daniel P. Petrylak, professore di oncologia medica e urologia presso lo Yale Cancer Center, New Haven, CT. “Il fatto che abbiamo una terapia che può aiutare le persone che non beneficiano di inibitori dei checkpoint è molto gratificante”.
“Se il cancro uroteliale avanzato progredisce dopo il trattamento con chemioterapia a base di platino e immunoterapia con inibitori dei checkpoint non ci sono opzioni di trattamento approvate dalla Fda. Anche se questo è un piccolo studio di fase II, l’attività antitumorale dimostrata in pazienti la cui malattia era progredito dopo chemioterapia e immunoterapia è promettente. Attendiamo studi più ampi per confermare questi primi risultati”, ha detto l’esperto ASCO Robert Dreicer, MACP, FASCO.
Informazioni sullo studio
I risultati della sperimentazione di fase I con EV avevano fornito prove sufficienti a dimostrare la sicurezza della sua somministrazione. Nel marzo 2018, l’Fda ha concesso al farmaco una designazione di terapia innovativa per persone con cancro uroteliale localmente avanzato o metastatico che ha progredito durante o dopo la terapia con inibitore dei checkpoint…”
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Fonte: “Cancro uroteliale avanzato, enfortumab vedotin produce risposte in metà dei pazienti dopo fallimento di chemio e di anti PD-1/PD-L1”, PHARMASTAR