Medicina rigenerativa del sistema cardiovascolare – Progetto Lion-Hearted
“Il progetto Lion-Hearted finanziato dalla Commissione Europea con circa 3 milioni di euro per 4 anni, punta a realizzare una nuova tecnologia “optoceutica” al servizio della medicina rigenerativa del sistema cardiovascolare
Milano – Definire un nuovo approccio tecnologico capace di favorire la riparazione dei danni cardiaci unendo nanotecnologie, cardiologia e tecnologie della luce: questo è l’obiettivo principale del progetto LION-HEARTED, finanziato dalla Commissione Europea con circa 3 milioni per i prossimi 4 anni.
Il progetto vuole andare oltre gli attuali metodi previsti per affrontare le malattie e i disturbi cardiovascolari, attraverso l’ideazione e progettazione di un nuovo dispositivo “optoceutico”, ovvero un dispositivo sensibile alla luce in grado di preservare, o almeno ripristinare, le funzioni del tessuto del cuore e dei vasi sanguigni.
Il progetto LION-HEARTED (Light and Organic Nanotechnology for Cardiovascular Disease) è coordinato dall’IIT-Istituto Italiano di Tecnologia ed è stato finanziato dalla Commissione Europea attraverso uno dei sistemi di finanziamento tecnologicamente più ambiziosi, il FET-Future and Emerging Technologies. Il consorzio comprende 8 partner in tutta Europa, tra cui centri di ricerca clinica come l’Ospedale Humanitas di Milano e lo Charité a Berlino in Germania. Tra i partner anche l’Università di Pavia e l’Università di Bologna.
Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di mortalità e morbilità in tutto il mondo, con una incidenza crescente dovuta all’invecchiamento della popolazione. Le conseguenze socio-economiche sono rilevanti. L’insufficienza cardiaca, ad esempio, ha un impatto sulla qualità della vita delle persone, modificandone i ritmi e aumentando la dipendenza dai ‘caregiver’. Tuttavia, attualmente manca un trattamento farmacologico efficace, poiché non è possibile invertire la progressione della malattia.
Il team europeo di LION-HEARTED svolgerà una ricerca interdisciplinare che guarderà alle principali caratteristiche delle malattie cardiovascolari, oltre a sviluppare nuovi materiali organici innovativi che possano essere impiantati nei tessuti biologici e che abbiano caratteristiche attivabili dalla luce. Il tutto per arrivare a progettare dispositivi con ridotta invasività e in grado di agire direttamente sul tessuto danneggiato, andando a ripristinare direttamente l’attività delle cellule…”
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Fonte: “Medicina rigenerativa, ripristinare la funzione cardiaca e la vascolarizzazione con nanomateriali sensibili alla luce”, insalutenews