BPCO – Per le esacerbazioni, terapia guidata da conta eosinofili non inferiore a trattamento standard
“Presentati nel corso dell’edizione annuale del congresso ATS (American Thoracic Society), e contemporaneamente pubblicati su Lancet Respiratory Medicine, i risultati di CORTICO-COP, uno studio che ha mostrato come pazienti con esacerbazioni acute di Bpco, necessitanti di ospedalizzazione e trattati con terapia steroidea guidata dalla conta eosinofilica, abbiano avuto benefici dalla terapia non inferiori a quelli ottenuti in pazienti sottoposti a standard of care
Razionale e disegno dello studio
Il trattamento con steroidi sistemici in pazienti con esacerbazioni acute di Bpco si associa, notoriamente, ad effetti avversi debilitanti. Pertanto, si impone la necessità di adottare strategie di trattamento in grado di ridurre l’esposizione agli steroidi sistemici, come ad esempio un approccio di trattamento personalizzato, guidato da biomarcatori.
Lo scopo di questo studio è stato quello di determinare se l’adozione di un algoritmo basato sulla conta di eosinofili nel sangue possa ridurre in modo sicuro l’esposizione agli steroidi sistemici in pazienti ospedalizzati a causa di episodi di esacerbazione acuta di Bpco.
Il trial CORTICO-COP – avente un disegno multicentrico, randomizzato, controllato, in aperto, di non inferiorità – è stato condotto in 3 strutture ospedaliere universitarie danesi. I pazienti reclutati sono stati arruolati nella sperimentazione clinica entro le prime 24 ore dall’ospedalizzazione.
Tutti i pazienti avevano un’età pari, almeno a 40 anni, con limitazioni note a carico delle vie aeree respiratorie e una diagnosi di Bpco confermata da uno specialista.
Nel corso della prima giornata dello studio, tutti i pazienti sono stati trattati con 80 mg di metilprednosolone iv; i pazienti del braccio di terapia guidato dalla conta eosinofilica sono stati successivamente sottoposti a trattamento giornaliero con compresse di prednisolone 37,5 mg per 4 giorni – solo quelli in cui la conta di eosinofili nel sangue era pari, almeno, a 300 cellule/µl, mentre nell’altro gruppo è stato somministrato prednisolone dal secondo al quinto giorno dall’inizio del trial.
Risultati principali
Nell’analisi ITT (intention to treat), l’outcome primario dei giorni di ospedalizzazione e post-ospedalizzazione, a 14 giorni dal reclutamento nello studio, non hanno mostrato differenze tra i pazienti randomizzati a terapia guidata da conta eosinofili (n=159) rispetto alla terapia di controllo (n=159; media: 8,9 vs. 9,3 giorni; p=0,34)…”
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Fonte: “Esacerbazioni Bpco, terapia guidata da conta eosinofili non inferiore a trattamento standard #ATS2019”, PHARMASTAR