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Ictus e demenza in età avanzata – Infarto del miocardio non riconosciuto legato a quello cerebrale

La comprensione dell’asse cuore-cervello è fondamentale, secondo gli esperti, per ridurre i casi di ictus e demenza in età avanzata. Uno studio ha fornito ulteriori prove sul legame tra infarto del miocardio, soprattutto quando non è riconosciuto, e infarto cerebrale

(Reuters Health) – L’infarto del miocardio non riconosciuto è associato a maggiori probabilità di riscontrare, nella risonanza magnetica, evidenze di infarto cerebrale.

“I nostri risultati forniscono ulteriori prove del legame tra malattia coronarica e malattia del cervello, che negli standard di cura sono spesso trattate da diverse specialità mediche – sottolinea Lenore J. Launer del National Institute on Aging, a Bethesda, principale autore dello stusio – Con l’invecchiamento della popolazione e la sopravvivenza alle malattie coronariche, la comprensione dell’asse cuore-cervello sarà fondamentale per ridurre i casi di ictus e demenza in età avanzata”.

Lo studio.
Il team di Launer ha utilizzato dati di 925 partecipanti (età media 75,9 anni) dallo Age, Gene/Environment Susceptibility (Ages) Reykjavik per valutare l’associazione tra infarto miocardico non riconosciuto e infarto cerebrale. Di questi partecipanti, 221 (il 23,9%) sonos stati sottoposti a risonanza magnetica con evidenza di infarto miocardico (153 non riconosciuti) e 308 (il 33,3%) hanno avuto un infarto cerebrale.

La prevalenza di infarto cerebrale è stata del 29,4% in pazienti senza evidenza di infato, del 43,8% nei pazienti con infarto miocardico non riconosciuto e del 50% nei pazienti con infarto del miocardio precedentemente riconosciuto…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Infarto del miocardio non riconosciuto è legato a quello cerebrale”, Quotidiano sanità

Tratto da: https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=74293