Emicrania – Forse dovuta all’alterazione funzionale della rete del dolore
“Nella cronicizzazione dell’emicrania episodica potrebbe avere un ruolo l’alterazione funzionale della rete del dolore, dal momento che gli individui con emicrania cronica sembrano avere una maggiore connettività nella matrice del dolore rispetto a quelli con emicrania episodica, secondo uno studio pubblicato su The Journal of Headache and Pain
Viene definita matrice del dolore una rete di connessioni cerebrali identificata in base ai dati di neuroimaging, che non è localizzata in una specifica area del cervello ma che coinvolge più aree.
L’emicrania è una malattia neurologica caratterizzata da cefalea episodiche associate a nausea, vomito e aumento della sensibilità agli stimoli esterni. La forma cronica è un sottotipo devastante, definito come 15 o più giorni di mal di testa al mese e otto o più giorni di emicrania al mese per almeno 3 mesi. Ha una prevalenza stimata dell’1,5% a livello mondiale, è la forma più invalidante e comporta un carico di malattia molto più elevato rispetto all’emicrania episodica.
Ogni anno circa il 3% delle forme episodiche progredisce in emicrania cronica. Tuttavia, la fisiopatologia della cronicizzazione dell’emicrania è ancora sconosciuta. Sebbene gli studi epidemiologici abbiano identificato alcuni fattori di rischio, il meccanismo biologico della cronicizzazione dell’emicrania non è stato ancora del tutto chiarito, in particolare in assenza di uso eccessivo di farmaci.
I pazienti possono sviluppare una emicrania cronica con o senza trigger, come eventi di vita stressanti, aumento di peso e uso eccessivo di caffeina, che sono condizioni comuni nella vita delle persone sane. È probabile che esista una predisposizione alla cronicizzazione dell’emicrania, e per chiarirlo i ricercatori hanno studiato le caratteristiche funzionali del cervello con emicrania cronica.
Diversa connettività della matrice del dolore
Sono stati arruolati un totale di 44 e 18 adulti rispettivamente con emicrania episodica e cronica, di età compresa tra 18 e 60 anni, che sono stati visitati tra luglio 2016 e dicembre 2017 presso la clinica per il mal di testa del Samsung Medical Center a Seoul, in Corea.
I partecipanti sono stati sottoposti a risonanza magnetica funzionale 3 T (fMri) utilizzando scanner identici e sono stati classificati come interictali se il giorno della risonanza oppure quello precedente o quello dopo non avevano emicrania, definita come qualsiasi cefalea di intensità da moderata a grave, mal di testa con nausea, vomito, fotofobia o fonofobia, o mal di testa che ha portato all’assunzione di farmaci per l’emicrania acuta…”
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Fonte: “Cronicizzazione dell’emicrania, forse coinvolta l’alterazione funzionale della rete del dolore”, PHARMASTAR