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Tiroide – Dal 20 al 26 maggio, la Settimana mondiale. “Amo la mia Tiroide…e faccio la cosa giusta”

Scopo della manifestazione è sensibilizzare la popolazione generale sui crescenti problemi legati alle malattie della tiroide, con particolare riguardo alla prevenzione attraverso l’uso di sale iodato.

In tutta Italia saranno organizzate diverse iniziative di screening e incontri informativi sulle patologie tiroidee.

Io amo la mia tiroide

La tiroide è una ghiandola piccola, ma molto importante perché esercita funzioni critiche durante tutto l’arco della vita. Infatti, gli ormoni prodotti dalla tiroide regolano l’ accrescimento e lo sviluppo del sistema nervoso nel bambino e in tutte le età agiscono sui sistemi cardiovascolare e osseo, sul metabolismo lipidico, glucidico e sul mantenimento dell’omeostasi energetica. Una riduzione (ipotiroidismo) o un eccesso (ipertiroidismo) del funzionamento della tiroide alterano tutti questi processi.

Amare la propria tiroide

Significa prevenire e diagnosticare precocemente le malattie della tiroide che si possono curare facilmente ripristinando il benessere della persona.

Quali sono le cause  delle malattie della tiroide?

La carenza iodica insieme ad una predisposizione genetica sono le cause più frequenti di patologia nodulare della tiroide.
Il 50-60% della popolazione generale presenta noduli  di piccole dimensioni all’esame ecografico, mentre nel 5% dei soggetti i noduli tiroidei sono palpabili. I noduli si possono presentare isolati o nell’ambito di una tiroide ingrandita (gozzo). Lo iodio è il costituente essenziale dell’ormone tiroideo e viene introdotto nell’organismo con gli alimenti che generalmente ne contengono basse concentrazioni.
La carenza iodica può provocare, a seconda dell’età della vita in cui si verifica e dell’entità, riduzione del quoziente intellettivo, deficit neurologici “minori”, gozzo, formazione di noduli o ipertiroidismo. Per prevenire la carenza di iodio è necessario consumare  in maniera varia e quotidiana cibi a più alto contenuto di questo micronutriente (pesce, latte e formaggi) e soprattutto fare uso di moderate quantità di sale arricchito di iodio (sale iodato). 
Durante la gravidanza e l’allattamento le donne hanno bisogno di un apporto maggiore di iodio. Pertanto nelle aree iodocarenti, le donne oltre ad utilizzare con regolarità il sale iodato, dovrebbero assumere una quantità supplementare di iodio ricorrendo a specifiche integrazioni (per esempio multivitaminico materno).
Di frequente riscontro sono anche le alterazioni della funzione tiroidea.
L’ipotiroidismo è presente in forma lieve in quasi il 5% della popolazione e arriva al 10% nelle donne sopra i 60 anni.
La causa più frequente di ipotiroidismo è di origine autoimmune (tiroidite cronica di Hashimoto)  ed ha una forte predisposizione genetica.

L’ ipertiroidismo franco colpisce fino al 2-3% delle donne e raggiunge una prevalenza del 4-6% nelle forme più lievi. L’ipertiroidismo può avere un’origine autoimmune (morbo di Basedow) ed in questo caso colpisce soprattutto le donne in età giovane/adulta oppure può essere causato da noduli tiroidei iperfunzionanti (gozzo multinodulare tossico) specialmente nella popolazione più anziana proveniente da aree iodocarenti ed in questo caso colpisce in egual misura maschi e femmine.
Chi sono i soggetti  più a rischio per le alterazioni della funzione tiroidea e delle sue conseguenze?
E’ necessario identificare e sorvegliare alcuni popolazioni a rischio per patologia tiroidea.
In particolare è consigliato uno studio della funzione tiroidea in:
donne in età fertileche programmano una gravidanza e che abbiano una delle seguenti condizioni:  parenti di primo grado con ipertiroidismo o ipotiroidismo, storia di tireopatia pregressa, presenza di anticorpi antitiroide o di altre patologie autoimmuni, diabete tipo 1, assunzione di farmaci ad azione antitiroidea, residenza in aree a carenza iodica.
soggetti anziani nei quali le disfunzioni tiroidee anche lievi possono avere effetti dannosi sul sistema cardiovascolare….”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “LA SETTIMANA DELLA TIROIDE