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Dermatite atopica – Risultati promettenti del JAK inibitore sperimentale abrocitinib

Pfizer ha presentato i risultati preliminari positivi di efficacia e sicurezza di uno studio clinico di fase avanzata sul JAK inibitore sperimentale abrocitinib utilizzato nel trattamento della dermatite atopica da moderata a grave in pazienti maggiori di 12 anni

«La dermatite atopica da moderata a severa è una malattia cronica infiammatoria della pelle che può causare un danno fisico ed emotivo a milioni di pazienti nel mondo che convivono con questo disturbo», ha detto Michael Corbo responsabile dello sviluppo dell’area infiammazione e immunologia di Pfizer.

«Questi risultati in linea di massima sono incoraggianti e forniscono la prova che abrocitinib, se approvato, potrebbe rappresentare una nuova opzione terapeutica in monosomministrazione orale giornaliera per i pazienti».

Abrocitinib è una piccola molecola a che inibisce l’enzima Janus chinasi 1 (JAK1) allo scopo di modulare un gruppo di citochine coinvolte nel processo infiammatorio alla base della malattia, tra cui le interleuchine IL-4/13/31 e l’interferone gamma.

La dermatite atopica è una malattia cronica della pelle caratterizzata da infiammazione e alterazione della barriera cutanea. Le lesioni presentano tipicamente eritema, prurito, indurimento (indurimento/formulazione di papule) ed essudazione/formazione di croste.

È una delle dermatosi infantili più frequenti, croniche e recidivanti, che colpiscono dall’1% al 3% degli adulti e dal 15% al 20% dei bambini in tutto il mondo. Circa il 50% dei pazienti pediatrici affetti dalla condizione ha sintomi ricorrenti nell’adolescenza e nell’età adulta.

Buone efficacia e sicurezza
Lo studio di fase III B7451012 randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, a gruppi paralleli, ha coinvolto 387 soggetti con più di 12 anni di età con dermatite atopica, che sono stati randomizzati in tre gruppi per ricevere due diverse dosi (100 mg e 200 mg una volta al giorno) di abrocitinib in monoterapia o placebo per 12 settimane.

Gli endpoint primari erano la proporzione di pazienti che ottenevano un punteggio nell’Investigator Global Assessment (IGA) di pelle chiara (0) o quasi chiara (1) con un miglioramento di almeno 2 punti, e la percentuale di pazienti che raggiungevano almeno il 75% di variazione rispetto al basale nel punteggio dell’Exzema Area and Severity Index (EASI). Gli endpoint secondari chiave erano la percentuale di pazienti che raggiungeva una riduzione di almeno 4 punti della gravità del prurito misurata con la scala di valutazione numerica del prurito (NRS) e l’entità della diminuzione del prurito nel Pruritus and Symptoms Assessment for Atopic Dermatitis (PSAAD)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Dermatite atopica, risultati promettenti del JAK inibitore abrocitinib”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/altri-studi/dermatite-atopica-risultati-promettenti-del-jak-inibitore-abrocitinib-29490