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Diabete – Le differenze tra le cellule adipose potrebbero predirne il rischio?

Le differenze nelle cellule che immagazzinano il grasso nel corpo potrebbero spiegare perché alcune persone sono più predisposte all’obesità e portare a nuovi tipi di trattamento per questa condizione e le complicanze metaboliche ad essa correlate, come il diabete di tipo 2. Sono i risultati di una ricerca australiana pubblicata sulla rivista Cell Reports

La principale funzione del tessuto adiposo è mantenere l’equilibrio energetico attraverso la conservazione e il rilascio di acidi grassi liberi e tramite la secrezione di adipochine, molecole che regolano l’assunzione di cibo, il dispendio energetico e una moltitudine di processi metabolici. L’obesità e un’alterata funzione del tessuto adiposo sono strettamente legate allo sviluppo di malattie metaboliche, come la dislipidemia e il diabete di tipo 2.

Le cellule progenitrici degli adipociti (APC, Adipocyte progenitor cells) costituiscono un serbatoio per la produzione di nuovi cellule adipose, anche se la loro identità nell’uomo non è pienamente compresa. Utilizzando strumenti che hanno valutato geni, proteine ​​e metabolismo, i ricercatori dell’Università di Melbourne in Australia, hanno identificato 3 sottotipi APC all’interno dei tessuti adiposi bianchi di diverse parti del corpo donati da volontari.

Questi APC hanno proprietà adipogeniche simili ma producono cellule adipose con marcate differenze nelle loro capacità metaboliche e funzioni endocrine. Inoltre la composizione dei sottotipi varia in base alla posizione anatomica dei depositi di grasso e la loro distribuzione è alterata nei pazienti con diabete di tipo 2.

«Questi risultati forniscono una spiegazione meccanicistica per l’eterogeneità del tessuto adiposo bianco umano e una potenziale base per l’alterata funzione degli adipociti nel diabete di tipo 2» hanno scritto gli autori, suggerendo che la composizione e la distribuzione del grasso bianco nel corpo, in termini di sottotipi APC, potrebbero predire il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 e altre malattie metaboliche.

L’autore senior dello studio Matthew Watt suggerisce che il primo sottotipo potrebbe essere quello che promuove il deposito di grasso negli organi come muscoli e fegato e in altre parti del corpo, sia negli individui normopeso che in sovrappeso. Invece il secondo quello che “brucia i grassi” e impedisce alle persone di prendere peso.

Necessità di una migliore comprensione degli adipociti
Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) dal 1975 la prevalenza dell’obesità a livello mondiale è quasi triplicata. Negli Stati Uniti, i dati dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) rivelano che nel periodo 2015-2016 il 40% degli adulti, pari a circa 93,3 milioni di persone, ha avuto problemi di obesità. E gli stati patologici legati a questa condizione, come le malattie cardiache e il diabete di tipo 2, rappresentano un gran numero di morti premature prevenibili…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Obesità, le differenze tra le cellule adipose potrebbero predire il rischio di diabete?”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/diabete/obesit-le-differenze-tra-le-cellule-adipose-potrebbero-predire-il-rischio-di-diabete-29477