Malattie rare – Linfoma follicolare, disponibile obinutuzumab in prima linea
“La rimborsabilità si riferisce all’associazione a chemioterapia seguito da obinutuzumab in mantenimento per il trattamento del linfoma follicolare avanzato non pretrattato
Anche in Italia è disponibile obinutuzumab in prima linea in associazione a chemioterapia seguito da obinutuzumab in mantenimento per il trattamento del linfoma follicolare avanzato non pretrattato. La rimborsabilità è destinata a pazienti a rischio intermedio e alto, secondo l’indice Flipi (Follicular lymphoma international prognostic index). Il linfoma follicolare è la seconda forma più comune di linfoma non-Hodgkin. Questo tumore ematologico progredisce molto lentamente vista la sua natura indolente. I sintomi appaiono in maniera graduale ritardando spesso la diagnosi che arriva, per la maggior parte dei pazienti, quando la malattia è già in uno stadio avanzato.
La nuova indicazione
La nuova indicazione di obinutuzumab è basata sui risultati dello studio Gallium. Lo studio ha dimostrato come il trattamento con obinutuzumab più chemioterapia seguito da obinutuzumab in mantenimento migliori la sopravvivenza libera da progressione rispetto allo standard di terapia (rituximab più chemioterapia seguito da rituximab in mantenimento). Recentemente il Nice (National institute for health and care excellence) ha sancito che obinutuzumab presenta un rapporto positivo tra costo ed efficacia e un vantaggio specifico per i pazienti con rischio Flipi intermedio e alto. “L’obiettivo di questa soluzione terapeutica è dunque anche quello di fare in modo che, pur in presenza del rischio di recidiva, l’intervallo di tempo tra la terapia di prima linea e la successiva sia il più lungo possibile”, dice Antonello Pinto, direttore del Dipartimento di ematologia e terapie innovative dell’Istituto nazionale tumori, Irccs Fondazione Pascale di Napoli.
La patologia
Il linfoma follicolare è la forma più comune tra i linfomi indolenti e rappresenta circa il 30% di tutti i linfomi non-Hodgkin. A oggi è considerato una malattia incurabile, con un andamento recidivante-remittente. La ricomparsa della malattia, dovuta al suo decorso cronico, rappresenta la fonte di maggior preoccupazione per i pazienti affetti da linfoma follicolare. Lo confermano i dati dell’indagine condotta dell’Elma Research su un campione di 10 medici, 40 pazienti e 40 caregiver nel periodo compreso tra giugno e novembre 2018.
Il farmaco
Obinutuzumab è un anticorpo monoclonale ingegnerizzato disegnato per legarsi al recettore CD20, una proteina che si trova espressa su taluni linfociti B, ma non sulle cellule staminali né sulle plasmacellule. Obinutuzumab è stato sviluppato per colpire e distruggere in maniera mirata linfociti B sia in via diretta sia attivando il sistema immunitario dell’organismo…”
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Fonte: “Linfoma follicolare, in Italia è disponibile obinutuzumab in prima linea”, ABOUTPHARMA