Cancro del collo dell’utero – Screening e vaccinazione per debellarlo
“Un’ampia e rapida diffusione dello screening e del vaccino per il papillomavirus umano (HPV) potrebbero prevenire fino a 13 milioni di casi di cancro del collo dell’utero entro il 2050 e la malattia potrebbe smettere di essere un grave problema di salute pubblica in 149 paesi su 181 entro il 2100. E’ quanto emerge da uno studio di modellizzazione pubblicato sulla rivista The Lancet Oncology
In assenza di queste misure, oltre 50 milioni di donne potrebbero ricevere una diagnosi di cancro della cervice nei prossimi 50 anni, e nei paesi con basso e medio livello di sviluppo si verificherebbero circa 15 milioni di decessi.
Tre scenari per il futuro
Le stime, che sono le prime del loro genere su scala mondiale, indicano che la combinazione di un impiego diffuso del vaccino contro il papillomavirus umano e un alto numero di screening della cervice in tutti i paesi a partire dal 2020 potrebbe prevenire fino a 13,4 milioni di casi di cancro della cervice nei successivi 50 anni (quindi entro il 2069) e la loro media annuale in tutti i paesi potrebbe scendere a meno di 4/100.000 donne entro la fine del secolo, un potenziale valore soglia per non considerare più questa malattia come un grave problema di salute pubblica.
In uno scenario che prevede un’adozione più graduale di queste misure preventive, nei paesi con livelli di sviluppo alti/molto alti l’eliminazione del cancro della cervice è prevista entro la fine del secolo, ma il numero medio annuale di casi rimarrebbe al di sopra della soglia nei paesi con livello di sviluppo medio (4,4/100.000) e basso (14/100.000).
Nel terzo scenario prospettato dallo studio, se gli attuali programmi di prevenzione non dovessero raggiungere una maggiore diffusione, la previsione per i prossimi 50 anni è la diagnosi di 44,4 milioni di casi di cancro della cervice, che passerebbero da 600.000 nel 2020 a 1,3 milioni nel 2069 a causa dell’aumento e dell’invecchiamento della popolazione.
Oms promuove un intervento globale
Nel maggio 2018, il direttore generale dell’Oms ha chiesto un’azione coordinata a livello globale per aumentare l’attuazione delle misure che porterebbero all’eliminazione di questo tumore altamente prevenibile, come la vaccinazione contro l’HPV, lo screening e il trattamento del pre-cancro, la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo dei tumori invasivi precoci, e le cure palliative.
Alla prossima World Health Assembly del 2020 verrà discussa una bozza di strategia globale per accelerare l’eliminazione del cancro del collo dell’utero, con una definizione degli obiettivi per il decennio 2020-2030…”
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Fonte: “Cancro del collo dell’utero, screening e vaccinazione sono la chiave per debellare la malattia. Studio su The Lancet”, PHARMASTAR