Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

16129 Genova (IT)

Microbiota intestinale – Alcuni batteri possono influenzare la qualità di vita e far insorgere la depressione

Alcuni batteri possono facilitare la comparsa di depressione, altri invece possono migliorare la qualità di vita. Lo suggeriscono i risultati di uno studio che è andato ad analizzare le sostanze prodotte dai diversi ceppi batterici. Coprococcus e Dialister migliorano la qualità di vita e la loro carenza correla con la depressione; i Bacteroides di enterotipo 2 sono correlati alla depressione. Si profila dunque la possibilità di modulare il tono dell’umore intervenendo sulla composizione del microbiota intestinale

La depressione può dipendere anche dal tipo di batteri che alberghiamo nel microbiota intestinale. A rivelarlo è uno studio dell’Università di Lovanio (Belgio), appena pubblicato su Nature Microbiology.

“La relazione tra metabolismo del microbiota intestinale e salute mentale è molto intrigante e controversa – spiegano gli autori dello studio (primo nome Mireia Valles-Colomer) e la comunicazione bidirezionale tra microbiota intestinale e cervello è stata finora studiata prevalentemente su modelli animali.”

Per facilitare il processo traslazionale potrebbero venire in aiuto gli studi di metagenomica su vasta scala, ma al momento mancano ancora delle banche dati dedicate e strumenti che consentano di studiare a fondo il potenziale neuroattivo del microbiota.

I ricercatori di Lovanio hanno cercato di colmare, almeno in parte questo gap di conoscenza, andando a studiare i microbiota di una vasta coorte di popolazione del Flemish Gut Flora Project e valutando come le caratteristiche di questi microbiota correlino con la qualità di vita dell’ospite e con la depressione….”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Microbiota intestinale: può influenzare qualità di vita e depressione”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=70709