Diabete – Una dieta su misura basata sul microbioma migliora il controllo della glicemia
Sono le conclusioni di una ricerca di un team israeliano presentata al sedicesimo World Congress on Insulin Resistance, Diabetes & Cardiovascular Disease (WCIRDC), che si è tenuto da poco a Los Angeles
Il microbioma (patrimonio genetico posseduto dal microbiota) intestinale umano, che ha un ruolo fondamentale nella salute e nella fisiologia umana, è stato plasmato da molteplici fattori, ma Segal sostiene che il microbiota (popolazione di microrganismi colonizzanti) degli individui sembra meno dipendente da fattori genetici, ma piuttosto da fattori ambientali.
L’iperglicemia postprandiale è legata a una serie di risvolti negativi, non solo un aumento del rischio di diabete ma anche obesità, aumento di peso, depressione, calo di energia, danni agli occhi e ai nervi, aumento dei trigliceridi e del rischio di demenza, cancro e malattie cardiovascolari. Nella sua ricerca sulla nutrizione personalizzata, Segal si è concentrato proprio sul dosaggio glicemico postprandiale
«Personalizzare la nutrizione dei nostri pazienti è importante quanto personalizzare la loro terapia» ha affermato nella sua relazione al congresso. «Il motivo per cui ci interessiamo alla nutrizione in generale è legato al suo ruolo tanto per la salute quanto in malattia ma anche perché, leggendo la letteratura in merito, ci è sembrato che le conoscenze fossero ancora limitate».
«Basta vedere con quale frequenza vengono modificate le raccomandazioni dietetiche per il pubblico. Per fare un esempio, 30 anni fa la copertina della rivista Time diceva che il colesterolo fa molto male. La stessa rivista, 15 anni dopo, riportava che invece un po’ di colesterolo nella dieta è un fatto positivo. Credo che questo dimostri che ancora non sappiamo quale alimentazione sia realmente salutare per l’uomo. Per questo motivo abbiamo voluto avviare uno studio che raccogliesse la giusta quantità e la giusta tipologia di dati per cercare di chiarire meglio la questione».
Risposte postprandiali diverse
In quello che è stato definito il primo studio del suo genere, noto come The Personalised Nutrition Project, il team di Segal ha reclutato 1.000 soggetti senza diabete che hanno indossato per una settimana un sistema di monitoraggio continuo del glucosio (CGM)…”