Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e paracetamolo – Quanto sono sicuri?
“Negli ultimi anni, sono state sollevate preoccupazioni circa la sicurezza cardiovascolare (CV) dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) da quando è stato segnalato il primo warning con il farmaco rofecoxib. Vari team di ricercatori si sono occupati dell’argomento con analisi anche dal mondo reale sottolineando che l’utilizzo dei FANS può comportare l’insorgenza di eventi avversi anche a livello cardiovascolare ma che possono essere evitati con un dosaggio adeguato e con un’approfondita analisi del paziente e delle sue problematiche mediche. E’ quanto riportato in una revisione sistematica della letteratura pubblicata su Drug Safety
Una vasta gamma di studi osservazionali ha dimostrato l’aumento del rischio di eventi cardiaci nelle persone che utilizzano FANS. Tuttavia, sia in ambito prescrittivo che senza prescrizione medica, i FANS rimangono tra i farmaci più comunemente usati e l’incertezza sulla sicurezza a livello CV ha spinto a chiedere nuove prove più affidabili.
A tal proposito Duong et al. riportano i ricoveri ospedalieri per sindrome coronarica acuta (ACS), in un campione di banche dati francesi, che si sono verificati entro 3 mesi dopo la somministrazione di ibuprofene o paracetamolo.
Sono state confrontate 168.400 persone che avevano assunto per 315.269 volte ibuprofene con una coorte di 395.952 pazienti con 630.457 prescrizioni per paracetamolo, utilizzando la corrispondenza del punteggio di propensione.
Durante il periodo di follow-up di 3 mesi, il tasso di eventi CV era simile in ciascuna coorte. Tuttavia, nei primi 15 giorni di trattamento ci sono stati 2.4/10.000 eventi negli individui che utilizzavano ibuprofene rispetto a 1.3/10.000 in quelli che assumevano paracetamolo, con un rapporto di rischio di 1.7 [intervallo di confidenza al 95% (CI) 1.1-2.6].
Questa differenza è stata determinata dal sottogruppo di utilizzatori di aspirina a basse dosi (5% della popolazione totale dello studio), probabilmente perché l’aspirina è prescritta a pazienti ad alto rischio cardiovascolare o a pazienti con malattia CV accertata.
Ciò è dovuto sia alla tossicità diretta dell’ibuprofene che all’interazione tra ibuprofene e aspirina che si traduce in una ridotta attività antiaggregante dell’aspirina in soggetti ad alto rischio.
Tuttavia, nei 15 giorni successivi, il tasso di eventi è passato ad essere più elevato nei pazienti che facevano uso di paracetamolo, probabilmente a causa di un esaurimento dei pazienti suscettibili nelle prime 2 settimane di utilizzo di ibuprofene. Naturalmente, tali risultati di analisi di sottogruppi potrebbero essere semplicemente dovuti a variazioni casuali, ma suggeriscono che sarebbe meglio evitare la concomitante assunzione di ibuprofene negli utilizzatori di aspirina a basse dosi. Questa constatazione generale, che ibuprofene e paracetamolo sono simili per quanto riguarda la sicurezza CV, è, tuttavia, rassicurante per chi fa uso di ibuprofene.
È probabile che questi studi osservazionali abbiano una buona validità esterna perché i soggetti sono abbastanza rappresentativi della pratica sanitaria abituale. Tuttavia, i dati osservazionali soffrono di canalizzazione e altri pregiudizi per cui ai pazienti ad alto rischio viene somministrato il farmaco CV percepito come più sicuro (paracetamolo) mentre ai pazienti a basso rischio viene somministrato il FANS (ibuprofene) percepito più rischioso.
L’età è un fattore di rischio CV dominante e i soggetti dello studio di Doung et al. che assumevano paracetamolo avevano un’età 10 anni superiore rispetto a chi usava ibuprofene.
Recentemente, sono stati pubblicati due ampi studi randomizzati che prendono in considerazione il rischio CV in seguito all’assunzione di FANS. Questi studi hanno una migliore validità interna, ma sono meno esternamente validi in quanto i soggetti che partecipano alle sperimentazioni hanno maggiori probabilità di essere interessati alla loro salute e quindi hanno un rischio CV più basso nel complesso…”
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Fonte: “Antinfiammatori non steroidei e paracetamolo, quanto sono sicuri?”, PHARMASTAR