Carcinoma mammario in stadio iniziale – Una paziente in premenopausa su sei non aderisce adeguatamente alla terapia ormonale
“Nelle donne in premenopausa trattate per un carcinoma mammario in stadio iniziale, quasi una su sei, dopo un anno non aderisce adeguatamente alla terapia ormonale adiuvante con tamoxifene, potenzialmente esponendosi a un aumento del rischio di recidiva e una riduzione della sopravvivenza. È quanto emerge da un’analisi di un ampio studio prospettico longitudinale francese, lo studio CANTO, presentata a Monaco di Baviera durante il congresso della European Society for Medical Oncology (ESMO)
A tutte le pazienti con carcinoma mammario positivo per i recettori ormonali si raccomanda di seguire una terapia ormonale per un periodo da 5 a 10 anni, ma vari studi hanno dimostrato che molte interrompono il trattamento.
Aderenza più bassa del previsto
«Questo aspetto è importante perché la mancata aderenza alla terapia ormonale può essere associata a un rischio più alto di mortalità e a tempi più brevi di comparsa di una recidiva del tumore al seno», ha commentato l’autrice Barbara Pistilli, dell’Institut Gustave Roussy di Villejuif, in Francia. «Sono rimasta sorpresa dall’alta percentuale di mancata aderenza, decisamente più elevata di quanto riportato in precedenza. Queste pazienti dovrebbero essere incoraggiate a discutere del trattamento e degli eventuali effetti collaterali con il loro medico, per ottenere un adeguato supporto alla terapia».
«Questo studio mette in evidenza una problematica reale perché la mancata evidenza al trattamento prescritto può tradursi in una mancanza di efficacia della terapia e in un aumento delle recidive, quindi è essenziale stimolare gli oncologi a fare un colloquio approfondito con le pazienti, che devono essere informate dei rischi a cui vanno incontro se non assumono adeguatamente il trattamento loro prescritto» ha ribadito ai nostri microfoni Carmen Criscitiello, dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano
Analisi su un sottogruppo dello studio CANTO
Lo studio francese presentato è il primo a valutare l’aderenza al trattamento attraverso la misurazione dei livelli sierici di tamoxifene, anziché chiedendo semplicemente alle pazienti se seguono la terapia. L’analisi ha coinvolto pazienti con diagnosi recente di carcinoma mammario precoce (stadio I-III) facenti parte della coorte CANTO, un trial multicentrico longitudinale in cui si valuta l’impatto a lungo termine degli effetti collaterali dei trattamenti per il carcinoma mammario in circa 12.000 partecipanti…”
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Fonte: “Carcinoma mammario precoce, una paziente in premenopausa su sei non aderisce in modo adeguato alla terapia ormonale #ESMO2018”, PHARMASTAR