Anziani con fibrillazione atriale – Uso di anticoagulanti riduce rischio di demenza
“Gli anziani con fibrillazione atriale (AF) sperimentano un più rapido declino cognitivo globale e hanno un aumentato rischio di demenza rispetto a persone di età simile che non hanno AF, sebbene l’uso di farmaci anticoagulanti possa ridurre questo rischio. Lo suggerisce una nuova ricerca pubblicata online su “Neurology”
In uno studio condotto su oltre 2.000 adulti anziani senza demenza che sono stati seguiti per una media di 6 anni, il tasso di declino cognitivo è stato più rapido per i partecipanti con AF rispetto a quelli senza AF. I pazienti con AF avevano anche il 40% in più di probabilità di sviluppare demenza.
I partecipanti che hanno assunto farmaci anticoagulanti hanno avuto un rischio per demenza ridotto del 60% mentre non c’è stata riduzione del rischio tra coloro che hanno assunto farmaci antiaggreganti.
Il “nucleo” della scoperta
«In questo studio di popolazione su adulti più anziani, abbiamo scoperto che l’AF era associata a un declino più rapido delle funzioni cognitive globali – come il pensiero e la memoria – e a un maggior rischio di demenza e, in particolare, che le persone anziane con AF che assumevano farmaci anticoagulanti avevano meno probabilità di sviluppare demenza rispetto a quelli che non assumevano farmaci anticoagulanti» ribadiscono gli autori, coordinati da Chengxuan Qiu, del Centro di Ricerca sull’Invecchiamento dell’Istituto Karolinska di Stoccolma (Svezia).
«Il nostro studio suggerisce che le persone anziane con AF possono avere un rischio maggiore di demenza, tuttavia, l’assunzione di farmaci anticoagulanti può ridurre il rischio di demenza dovuta ad AF» chiariscono.
Alla ricerca di fattori di rischio modificabili
«Prove crescenti hanno suggerito che l’AF può avere un ruolo importante nella disfunzione cognitiva» ma l’associazione è stata costantemente mostrata solo tra i pazienti con ictus e quelli di età inferiore a 75 anni scrivono gli autori.
Le incongruenze nelle scoperte precedenti potrebbero essere attribuibili a differenze metodologiche; per esempio, l’AF incidente è stata raramente presa in considerazione. Inoltre, l’effetto potenzialmente protettivo degli anticoagulanti per la funzione cognitiva e nel ritardare l’insorgenza della demenza non è stato sufficientemente studiato, osservano…”
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Fonte: “Negli anziani con fibrillazione atriale l’uso di anticoagulanti riduce il rischio di demenza”, PHARMASTAR