Trapianto autologo di microbiota fecale autologo – Buoni risultati in pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali
“Nei pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche (allo-HSCT), il trapianto di microbiota fecale autologo, o auto-FMT, ha ristabilito la composizione del microbiota intestinale e aumentato la diversità microbica, risultando ben tollerato, secondo i risultati di uno studio pubblicato su Science Translational Medicine
«Il trattamento antibiotico danneggia il microbiota e aumenta il rischio di infezione intestinale. Anche se questo effetto è stato riconosciuto per più di 60 anni, il ripristino del microbiota intestinale deve ancora diventare una pratica clinica standard», hanno scritto l’autore principale, Ying Taur,del Memorial Sloan Kettering Cancer Center e colleghi.
«Nei pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche, gli antibiotici vengono somministrati di routine per trattare o ridurre il rischio di infezioni gravi. Studi prospettici su questi pazienti hanno dimostrato che durante il trattamento il microbiota intestinale viene marcatamente alterato».
«Gli antibiotici devono rimanere una componente vitale e necessaria del trattamento durante il trapianto allo-HSCT, dato che i pazienti vanno incontro a molte infezioni nel corso del trapianto», hanno scritto. «Tuttavia le conseguenze del trattamento antibiotico, che sono state a lungo ipotizzate, sono ora più evidenti che mai».
Lo studio
I ricercatori hanno condotto uno studio clinico di fase II controllato, randomizzato, monocentrico, in aperto, che ha valutato la fattibilità, la sicurezza e l’efficacia dell’auto-FMT per la ricostituzione del microbiota intestinale in pazienti sottoposti ad allo-HSCT.
Hanno raccolto campioni fecali dai partecipanti allo studio, li hanno congelati e conservati prima dell’inizio del trapianto e sottoposti a screening per patogeni intestinali. I pazienti hanno fornito un ulteriore campione fecale e sono stati rivalutati da 1 a 5 settimane dopo l’attecchimento delle cellule ematopoietiche. I pazienti con una quantità insufficiente di batteri sani appartenenti al phylum Bacteroidetes sono stati randomizzati a ricevere l’auto-FMT.
I ricercatori hanno valutato i pazienti che hanno fornito campioni di feci prima e entro 14 giorni dalla randomizzazione. Dei 25 pazienti valutabili, 14 sono stati assegnati in modo casuale al trattamento e 11 al controllo.
Aumento della diversità e miglior recupero
Dopo aver analizzato i profili del microbiota intestinale tramite i campioni di feci raccolti nel corso di un anno di follow-up, hanno rilevato un aumento significativo della diversità del microbiota associato all’auto-FMT (p<0,0001). Infatti l’Inverse Simpson Index basale – una misura della diversità – è aumentato del 38,7%, nel gruppo di controllo mentre nei pazienti auto-FMT è aumentato di una media aggiuntiva del 63,8%, oltre che a migliorare dal punto di vista della composizione (p<0,0001)…”
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Fonte: “Buoni risultati del trapianto autologo di microbiota fecale in pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali”, PHARMASTAR