Alzheimer – Una memoria virtuale alleata dei malati in fase iniziale
“Al Ministero della Salute, si è tenuta la conferenza stampa “Alzheimer, non perdiamolo di vista”, organizzata da Italia Longeva per la presentazione del progetto “Chat Yourself”, il primo chatbot per i malati prodromici di Alzheimer. Chat Yourself, attraverso l’utilizzo di un chatbot Messanger, aiuta a ricordare chattando con se stessi. Un assistente virtuale capace di memorizzare l’intera vita di un malato, dal nome dei propri figli al percorso per tornare a casa, e di restituirgli queste informazioni vitali in tempo reale, 24 ore su 24
Ricordi che cominciano a sbiadire, dai nomi dei familiari al posto in cui si vive e al come ci si arriva, confusione con tempi e luoghi, richiesta delle stesse informazioni più volte: questi tra i primi sintomi con cui si manifesta l’Alzheimer, il mostro silenzioso che affligge oltre 600mila italiani e i loro familiari.
Per sconfiggere la malattia ci si affida alla ricerca e a diagnosi precoci sempre più precise, ma la lotta per ridare dignità ai malati e aiutarli a riconquistare la propria quotidianità, oggi passa anche dalla tecnologia e dai social, a partire dai chatbot, “assistenti virtuali” che si avvalgono dell’intelligenza artificiale a supporto delle persone. Ora anche quelle affette da demenze.
Di questi temi si è discusso oggi, al Ministero della Salute, in occasione della conferenza stampa “Alzheimer, non perdiamolo di vista”, organizzata da Italia Longeva, la Rete nazionale di ricerca sull’invecchiamento e la longevità attiva del Ministero della Salute, sostenitore del progetto “Chat Yourself”, il primo chatbot per i malati prodromici di Alzheimer (@chatyourselfitalia).
Una proposta concreta di utilizzo sociale dell’innovazione tecnologica arriva da Chat Yourself, la ‘memoria di riserva’ a portata di smartphone in qualunque momento della giornata.
Cos’è e come funziona la chatbot
Sviluppato su Messenger, già oggi utilizzato anche dai senior, Chat Yourself è in grado di memorizzare tutte le informazioni relative alla vita di una persona, restituendole su richiesta all’utente, che ha anche la possibilità di impostare notifiche personalizzate (ad esempio per ricordare di prendere i medicinali).
Il chatbot, nato da un’idea di Y&R, con il supporto tecnico di Nextopera e di Facebook e perfezionato grazie ad un team di geriatri, neurologi e psicologi per rispondere in maniera più efficace alle esigenze dei pazienti, è disponibile e accessibile a tutti gratuitamente sulla pagina Facebook di Chat Yourself (@chatyourselfitalia). Come afferma Marco Ruggeri, General Manager di Y&R Roma, “la creatività, unita alla conoscenza dei nuovi media e con l’ausilio della tecnologia, supera i confini del convenzionale per generare valore, nel suo ambito specifico e nella società”.
Da settembre parte la seconda fase della campagna social di Chat Yourself, che vede coinvolti, oltre a familiari ed esperti che raccontano le loro esperienze legate alla malattia, anche alcuni personaggi noti al grande pubblico.
La sua diffusione è sostenuta da una campagna social che vede in prima linea esperti e familiari e, da settembre – anticipando la Giornata Mondiale dell’Alzheimer che si celebra il 21 settembre – anche da testimonial del mondo della cultura e dello spettacolo.
Malattia di Alzheimer inia molto prima che i sintomi compaiano
“Per l’Italia, Paese più vecchio al mondo con il Giappone, le demenze rappresentano un problema medico-sociale ogni giorno più grande”, ha dichiarato Roberto Bernabei, Presidente di Italia Longeva. “Ciò vale in particolar modo per l’Alzheimer, senza dubbio la forma di demenza più prepotente e violenta, sia sotto il profilo epidemiologico, sia per l’impatto sulla qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari…”
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Fonte: “Alzheimer: una memoria virtuale alleata dei malati in fase iniziale. Chatbot su Facebook”, PHARMASTAR