Linfoma – Combinazione lenalidomide e rituximab migliora sopravvivenza senza progressione
“La combinazione di lenalidomide e rituximab ha migliorato in maniera “altamente significativa” la sopravvivenza libera da progressione (PFS) rispetto al solo rituximab in pazienti con linfoma indolente recidivante/refrattario, raggiungendo l’endpoint primario dello studio di fase III di AUGMENT
Celgene, il produttore di lenalidomide, ha annunciato in un comunicato stampa che il regime R2 di lenalidomide più rituximab era riuscito a raggiungere l’end point dello studio (la PFS), un trial randomizzato, in doppio cieco, internazionale. Non solo. Il gruppo trattao con il farmaco presenta anche un trend favorevole per la sopravvivenza globale anche se i dati non sono ancora maturi per una valutazione statistica accurata.
Numeri precisi non sono stati diffusi. L’azienda prevede di presentare i risultati completi di AUGMENT in occasione di una prossima conferenza oncologica e punta all’inizio del 2019 per la presentazione delle domande di autorizzazione.
Lo studio AUGMENT (NCT01938001) ha randomizzato a rituximab più lenalidomide o placebo 358 pazienti con linfoma follicolare recidivante/refrattario o MZL. Oltre l’endpoint PFS primario, gli end secondari includevano la risposta, la sopravvivenza globale (OS) e la sicurezza. L’azienda ha reso noto che non ci sono stati nuovi segnali di sicurezza con la combinazione, e le tossicità erano coerenti con i risultati di studi precedenti di uso delle terapie come single-agent…”
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Fonte: “Linfoma, combinazione lenalidomide e rituximab migliora la sopravvivenza senza progressione. Studio AUGMENT”, PHARMASTAR