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Antimicrobico-resistenza – Quali le strategie di contrasto

Intervista al dott. Claudio D’Amario, Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute

Dott. D’Amario, si stima che l’Antimicrobico-resistenza – AMR sia responsabile di circa 25.000 decessi all’anno solo nell’Unione Europea e di ben 700.000 decessi a livello globale. Come Ministero della Salute non avete sottovalutato il problema e, da novembre scorso, è stato licenziato il Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico Resistenza. Può fornirci un aggiornamento sullo stato di implementazione del PNCAR?

Alla approvazione del PNCAR è seguita l’istituzione, con Decreto del Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del 3 novembre 2017, di un Gruppo Tecnico di Coordinamento (GTC) nazionale della strategia di contrasto dell’antimicrobico-resistenza, che riunisce le istituzioni centrali e regionali e le maggiore società scientifiche/federazioni coinvolte nella problematica.
Il GTC si è dato un metodo di lavoro per Gruppi di Lavoro (GdL), coincidenti con le aree del PNCAR, e ha approvato il proprio Regolamento nonché le Linee di indirizzo per il Governo.

Alle Regioni e Province Autonome è stato chiesto di identificare i referenti regionali per le diverse aree del PNCAR che devono, come previsto nel Piano, costituire il Gruppo regionale di coordinamento della strategia di contrasto, e di informare lo Scrivente sullo stato di recepimento del PNCAR a livello regionale.

Quasi tutti i GdL sono stati attivati e stanno portando avanti le attività previste dal Piano, avendo in mente le scadenze che ci siamo dati. In particolare, è stata predisposta la bozza del nuovo Protocollo AR-ISS per la sorveglianza dell’AMR e sono in corso diverse attività, quali:

  • La revisione della Sorveglianza CPE (Enterobatteri produttori di carbapenemasi)
  • L’individuazione dei requisiti dei laboratori appartenenti alla rete per la sorveglianza
  • Il censimento delle iniziative di comunicazione da parte di regioni e società scientifiche
  • Il censimento delle LG su uso antibiotici e prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza (ICA)
  • La predisposizione di Piani specifici: Comunicazione,  Uso appropriato AB, Sorveglianza ICA
  • La revisione, insieme con AIFA, degli indicatori per il monitoraggio del consumo e dell’uso appropriato di antibiotici.

Inoltre, per sostenere il Piano il Ministero ha finanziato nel 2017 tre progetti (2 dei quali attraverso il CCM).

Quali sono i risultati che, come Direttore della Direzione della Prevenzione del Ministero della Salute, si attende dalla completa messa in atto del provvedimento?

La stabilizzazione e capillarizzazione delle sorveglianze, la messa a regime delle buone pratiche in buona parte del Paese, il mantenimento di un coordinamento centrale per contrastare il fenomeno dell’AMR a livello nazionale, una esercitazione fattuale dell’approccio multisettoriale One Health attraverso l’integrazione di tutti i settori interessati, la realizzazione degli obiettivi generali del PNCAR, ovvero: la diminuzione della frequenza delle infezioni da microrganismi resistenti agli antibiotici e il calo della frequenza di infezioni associate all’assistenza sanitaria in ospedale e comunità…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Antimicrobico-resistenza, minaccia transfrontaliera. Quali le strategie di contrasto”, insalute news

Tratto dahttps://www.insalutenews.it/in-salute/antimicrobico-resistenza-minaccia-transfrontaliera-quali-le-strategie-di-contrasto/