Steatoepatite non alcolica – Esiste collegamento con carcinoma epatocellulare?
“I risultati di uno studio recente hanno dimostrato che la steatoepatite non alcolica è risultata la causa di più rapida crescita del carcinoma epatocellulare (HCC) tra i pazienti statunitensi in attesa di trapianto di fegato. E’ quanto mostrano i risultati di uno studio pubblicato su Clinical Gastroenterology and Hepatology
“La prevalenza di HCC sembra crescere ad un ritmo significativamente più alto per i pazienti con la NASH e in lista d’attesa per trapianto rispetto ai pazienti con altre cause comuni di malattia cronica del fegato”, hanno sottolineato Zobair M. Younossi, dell’ospedale Inova Fairfax in Virginia, e colleghi.
“È plausibile che i pazienti con NASH possano accorgersi dell’aggravarsi della loro malattia in ritardo e quindi presentare malattia epatica e HCC in stadio più avanzato, che possono potenzialmente influenzare il loro stato nella lista dei trapianti e i loro risultati post-LT”.
Younossi e colleghi hanno avuto accesso ai dati del Registro scientifico dei trapiantati, che include tutti i donatori, i candidati alla lista d’attesa e i trapiantati negli Stati Uniti.
Tra i pazienti elencati tra il 2002 e il 2017, i ricercatori hanno trovato 28.935 con una diagnosi di HCC e un’eziologia di epatite B cronica (7%), epatite cronica C (55,9%), NASH (11%), epatopatia alcolica (10,3%) o ALD con HCV.
Dal 2002 al 2016, la prevalenza di HCC è aumentata di 2,4 volte nei pazienti con HBV cronica, 6,2 volte nei pazienti con HCV cronico, 3,1 volte nella malattia alcolica del fegato, 6,4 volte in quelli con ALD e HCV cronica e 11,5 volte in NASH.
Mentre la prevalenza di HCC nei pazienti con NASH variava tra le popolazioni analizzate, i ricercatori hanno osservato un aumento significativo in tutti i gruppi di sesso ed età e indipendentemente dallo stato di diabete di tipo 2 (p<0.0005)…”
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Fonte: “Steatoepatite non alcolica e carcinoma epatocellulare, esiste un collegamento?”, PHARMASTAR