Carcinoma polmonare ALK positivo – Con nuovo inibitore ‘alectinib’ sopravvivenza senza progressione triplicata rispetto a standard
“Il nuovo inibitore di ALK alectinib continua a dimostrarsi meglio tollerato e associato a una sopravvivenza libera da progressione (PFS) più lunga rispetto all’attuale standard of care, crizotinib, come trattamento di prima linea per i pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato ALK positivo (ALK+). La conferma arriva dai dati aggiornati di sicurezza ed efficacia dello studio multicentrico di fase III ALEX, presentati a Chicago al meeting annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), fra i quali spicca, in particolare, una PFS più di tre volte superiore nel gruppo trattato con alectinib rispetto al gruppo trattato con crizotinib; un risultato definito dagli esperti “senza precedenti” fra gli inibitori di ALK in questa popolazione di pazienti e confermato anche nel sottogruppo con metastasi cerebrali
“Alectinib ha dimostrato un’efficacia superiore rispetto a crizotinib indipendentemente dalla presenza di metastasi nel sistema nervoso centrale” scrivono nelle conclusioni gli autori, coordinati da D. Ross Camidge, dell’Università del Colorado di Aurora.
Inoltre, la qualità della risposta ottenuta con alectinib è evidenziata dalla maggior durata e dalla maggiore profondità della risposta rispetto a crizotinib, in pazienti con e senza metastasi cerebrali basale.
Possibile nuovo standard di cura
Alectinib è risultato anche più tollerabile nonostante il trattamento più lungo, “il che consolida il possibile posizionamento di alectinib come standard di cura per il trattamento di prima linea dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule ALK+” concludono ricercatori.
“Gli ultimi risultati dello studio ALEX mostrano un sostanziale miglioramento dell’efficacia con alectinib, che triplica la mediana della PFS rispetto alla terapia standard con crizotinib” ha affermato in una nota Filippo de Marinis, Direttore della Divisione di Oncologia Toracica dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, che ha partecipato allo studio ALEX.
“Sono risultati molto importanti, perché dimostrano come il farmaco permetta di tenere sotto controllo la malattia per oltre 30 mesi, offrendo ai pazienti una soluzione più efficace e tollerabile e allo stesso tempo consenta di superare l’approccio più comune di somministrazione sequenziale dei farmaci a bersaglio molecolare” ha aggiunto l’oncologo italiano.
“In questo modo alectinib apre nuovi orizzonti per i pazienti candidandosi a diventare un trattamento di prima linea” ha sottolineato de Marinis.
Alectinib è un inibitore orale di ALK altamente selettivo e attivo nel tessuto cerebrale; il farmaco è stato approvato nel novembre scorso dalla Food and Drug Administration e il mese successivo dalla European Medicines Agency per il trattamento di prima linea dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule metastatico ALK+, proprio sulla base dei risultati dello studio ALEX.
Lo studio ALEX
ALEX è un trial multicentrico internazionale, randomizzato e in aperto, che ha coinvolto 303 pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule in stadio IIIB/IV non sottoposti in precedenza ad alcuna terapia sistemica per la malattia avanzata, alcuni dei quali presentavano già metastasi cerebrali, asintomatiche, al momento dell’arruolamento…”
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Fonte: “Ca al polmone ALK+, con alectinib sopravvivenza senza progressione triplicata rispetto allo standard. #ASCO2018”, PHARMASTAR