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Carcinoma polmonare avanzato – ‘Osimertinib’ migliora outcome riferiti da pazienti

Un’analisi degli outcome riferiti dai pazienti nello studio AURA3 ha mostrato che in pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato il trattamento con osimertinib si è associato a un tempo di deterioramento più lungo rispetto alla chemioterapia. Inoltre, nel gruppo trattato con osimertinib un numero maggiore di pazienti ha mostrato un miglioramento dello stato di salute globale e della qualità della vita. I risultati dell’analisi sono stati pubblicati di recente sul Journal of Clinical Oncology

AURA3 è uno studio randomizzato di fase III nel quale il trattamento con osimertinib, un inibitore della tirosin-chinasi (TKI) dell’EGFR di terza generazione, ha dimostrato di migliorare la sopravvivenza libera da progressione (PFS) rispetto alla chemio, mentre in un altro studio il farmaco ha mostrato di migliorare la PFS rispetto ai TKI gefitinib o erlotinib.

“Nonostante questi recenti progressi terapeutici, il carcinoma polmonare non a piccole cellule metastatico con EGFR mutato rimane incurabile nella maggior parte dei pazienti, e quindi il trattamento è mirato alla palliazione” osservano gli autori dello studio, guidati da Chee Khoon Lee, del St. George Hospital di Kogarah, in Australia. “Inoltre, il cancro al polmone è caratterizzato da un carico elevato di sintomi …. La conoscenza dell’effetto delle nuove terapie sull’esperienza del paziente è utile e, in combinazione con i dati sulla sopravvivenza, potrebbe fornire informazioni essenziali per aiutare i medici e i pazienti a prendere decisioni terapeutiche” aggiungono i ricercatori.

Lo studio AURA3 è un trial randomizzato che ha coinvolto 419 pazienti assegnati al trattamento con osimertinib oppure la chemioterapia; al basale, l’82-88% dei pazienti aveva completato diversi questionari tra cui lo European Organisation for Research and Treatment of Cancer Quality of Life Questionnaire-Lung Cancer Module (EORTC QLQ-LC13) per la valutazione dei sintomi specifici della malattia e l’EORTC 30-item Core Quality of Life Questionnaire (EORTC QLC-C30), per la valutazione dei sintomi generali del cancro, del funzionamento, dello stato generale di salute e della qualità di vita.
Dopo un anno, i tassi di completamento dei questionari sono risultati almeno del 60% per entrambi i bracci di trattamento.

Il tempo di deterioramento di diversi sintomi specifici è risultato più lungo nel braccio trattato con osimertinib rispetto al braccio trattato con la chemioterapia. L’hazard ratio (HR) per la tosse è risultato pari a 0,74 (IC al 95% 0,53-1,05) quello per il dolore toracico pari a 0,52 (IC al 95% 0,37-0,73) e quello per la dispnea pari a 0,42 (IC al 95% 0,31-0,58)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Ca al polmone avanzato, osimertinib migliora gli outcome riferiti dai pazienti”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/ca-al-polmone-avanzato-osimertinib-migliora-gli-outcome-riferiti-dai-pazienti-26937