Fibromialgia – Sua insorgenza e coinvolgimento della microglia
“Durante il meeting annuale “Congress of Clinical Rheumatology” (CCR 2018) si è parlato anche di fibromialgia e della gestione dei pazienti. E’ stato sottolineato che tendenzialmente questa problematica è trattata come una sindrome infiammatoria centrale, e che i reumatologi dovrebbero capire che il dolore non è il suo sintomo principale. Nella presentazione al congresso CCR sono stati anche illustrati i possibili collegamenti tra insorgenza della fibromialgia e coinvolgimento della microglia
“Quello che ho notato studiando la fibromialgia e i pazienti che ne sono affetti è che mentre il dolore è certamente un problema, questi soggetti chiaramente soffrono di molte altre cose”, ha precisato durante la presentazione Jarred Younger, dell’Università di Alabama a Birmingham. “In molti casi, il dolore non era la principale caratteristica debilitante ma vi era affaticamento, disturbi del sonno e/o disturbi cognitivi”.
Gli autori hanno anche aggiunto che è possibile che la fibromialgia sia causata da un rilascio anormale di citochine nel cervello.
“In corso di influenza, o di qualsiasi altro tipo di infezione acuta, si hanno due serie di sintomi: sintomi periferici, come starnuti o tosse, e anche sintomi centrali, che includono malessere, diminuzione dell’umore e scompensi comportamentali. Questi due gruppi di sintomi di solito si modificano insieme, ma in realtà sono canali diversi, perché le cellule coinvolte sono totalmente diverse.
Se in una persona è stata attivata la risposta al sintomo centrale, ma non quella periferica, questo soggetto si lamenterà per malessere, stanchezza, interruzione cognitiva, ma non mostrerà alcun segno periferico, e quindi fibromialgia”.
Microglia e fibromialgia
Secondo Younger le cellule della microglia nel cervello sono responsabili della fibromialgia. Sono tra le cellule più numerose del cervello e sono responsabili, tra gli altri compiti, della risposta immunitaria. Quando le cellule della microglia individuano un problema, diventano “iper-mobili” e rilasciano citochine proinfiammatorie che, tra gli altri effetti, sopprimono l’influenza dopaminergica sui neuroni e alterano l’umore del paziente.
Secondo Younger, è possibile che la fibromialgia sia causata da un evento traumatico, come un’infezione, che induce le cellule della microglia ad entrare in uno stato patologico, in cui sovraesprimono tutti i loro recettori, diventano eccessivamente sensibili e si inseriscono rapidamente nel loro stato infiammatorio .
Per quanto riguarda il trattamento, Younger ha dichiarato che i farmaci antinfiammatori possono essere inefficaci nella fibromialgia a causa della loro incapacità di superare la barriera emato-encefalica per raggiungere le cellule della microglia. Come tale, i trattamenti per la malattia dovrebbero essere in grado di colpire le cellule della microglia, senza “buttarle fuori completamente”, ha aggiunto…”
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Fonte: “Fibromialgia, coinvolgimento della microglia e possibili trattamenti”, PHARMASTAR