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Afasia – ‘Ognuno è afasico a modo suo’

Così si intitolava uno degli interventi presentati durante la tavola rotonda sul tema “Le necessità e il coinvolgimento del caregiver della persona afasica”, momento centrale dell’11° Congresso Annuale della Federazione AITA (Associazione Italiane Afasici), che ha visto trecento persone con afasia e i loro familiari arrivare a Gabicce Mare (Pesaro-Urbino), per raccontare le loro esperienze e condividere momenti di socializzazione e approfondimento

Hanno vissuto tre giornate decisamente intense, le trecento persone arrivate nelle Marche, per partecipare all’11°Congresso Nazionale della Federazione AITA(Associazione Italiane Afasici), svoltosi a Gabicce Mare (Pesaro-Urbino) e aperto a tutte le persone afasiche e ai loro familiari – anche se non iscritti all’AITA – per raccontare le loro esperienze e condividere momenti di socializzazione e approfondimento.
Dal punto di vista della socializzazione, dunque, teatro, pittura, musica, giochi, escursioni e altre iniziative di intrattenimento proposte dalle varie Delegazioni Regionali dell’AITA; da quello dell’approfondimento un’interessante tavola rotonda, sul tema Le necessità e il coinvolgimento del caregiver della persona afasica, alla quale erano presenti alcuni autorevoli specialisti.
Infatti, dopo l’apertura affidata ad Andrea Biancani dell’AITA Marche (organizzatrice dell’evento), e con la conduzione di Domenico Passafiume, presidente della Federazione, è intervenuta innanzitutto Alessia Quadri, familiare di una persona con afasia, presentando l’intervento intitolato Da badante a coach, un percorso virtuoso.
È stata poi la volta del neurologo Mauro Silvestrini (Non è mai troppo tardi: la prevenzione a posteriori è ancona utile), del neurologo e neuropsicologo Gianfranco Denes (Ognuno è afasico a modo suo: il mio afasico non è uguale al tuo!), della logopedista Cristina Casini (Come è andata oggi?), dello psicologo Umberto Bivona (“È IO?”, il supporto psicologico al caregiver è un modello replicabile?), dell’assistente sociale Maria Rosa Carlesso (Assistenza, aiuti, diritti: a chi chiederli, come chiederli). (S.B.)

Ringraziamo per la collaborazione Davide Crovetti, coordinatore dell’AAT (Associazione Afasici Toscana).

questo link è disponibile la brochure del Congresso di Gabicce Mare. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: davide@crovetti.com.

L’afasia
Si tratta di una forma di disabilità che subentra in seguito a ictusemorragia cerebrale trauma cranico, colpendo la sfera del linguaggio parlato, compreso, letto e scritto, senza però che le lesioni subite alterino l’intelligenza e la sfera emotiva. Spesso le persone che ne sono affette letteralmente “scompaiono” a livello sociale e relazionale…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Ognuno è afasico a modo suo”, superando.it

Tratto dahttp://www.superando.it/2018/05/24/ognuno-e-afasico-a-modo-suo/