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Tumori rari – Tumore a cellule di Merkel, istituzioni e mondo scientifico hanno fatto il punto

L’Osservatorio sanità e salute ha promosso un convegno sui tumori rari che in Italia, secondo i dati dello studio Rita, ogni anno colpiscono circa 60 mila persone. Focus specifico sul tumore a cellule di Merkel. L’incontro aveva il patrocinio del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità *In collaborazione con Giava

Si è svolto il 16 maggio a Roma il convegno dedicato al tumore a cellule di Merkel “Immuno-oncologia: partiamo dai tumori rari, facciamo il punto sul Merkeloma”. A promuoverlo è stato l’Osservatorio sanità e salute, con il contributo non condizionante di Merck e Pfizer.

I tumori rari in Italia

I tumori rari sono neoplasie che si manifestano in un numero molto ristretto di persone. Possono svilupparsi in diverse parti dell’organismo e avere caratteristiche molto differenti. La scarsa diffusione è l’unico elemento che accomuna tutti questi tipi di tumori, che rappresentano una famiglia molto eterogenea di patologie. A oggi, la Rete nazionale dei tumori rari utilizza la soglia di incidenza inferiore o uguale a 6 casi su 100 mila. E in Italia, secondo i dati dello studio Rita ogni anno sono circa 60 mila le nuove diagnosi. Tra i più noti ci sono alcune forme di leucemie e linfomi, tumori pediatrici come il retinoblastoma o tumori solidi dell’adulto come il tumore gastrointestinale stromale (Gist) e i tumori neuroendocrini (Pnet).

Cursi (Osservatorio sanità e salute): “Una grande sfida per la società”

“La nostra mission – ha detto il senatore Cesare Cursi, presidente dell’Osservatorio sanità e salute – è dare risposte concrete al cittadino, agli operatori del mondo sanitario e della politica stessa, sulle criticità oggettive percepite intorno all’universo sanitario e sulla qualità dei servizi erogati. I tumori rari, e nello specifico il carcinoma a cellule di Merkel, rappresentano una grande sfida per la società tutta. Per questo sono onorato di aver promosso e riunito esponenti del mondo istituzionale, sanitario e scientifico con l’obiettivo di fare il punto della situazione e proporre concrete soluzioni di intervento”.

Ascierto (Istituto Pascale di Napoli): “I tumori neuroendocrini rappresentano meno dello 0,5% di tutte le neoplasie maligne”

“I tumori neuroendocrini in realtà sono relativamente rari”, ha spiegato Paolo Ascierto, presidente della Fondazione melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia sperimentale melanoma, immunoterapia e terapie innovative dell’Istituto Tumori Pascale di Napoli nonché coordinatore scientifico del convegno. “Rappresentano meno dello 0,5% di tutti i tumori maligni. In Italia si registrano 3-4 nuovi casi ogni 100 mila persone in un anno. Il che equivale a circa 2.500-2.700 nuovi casi all’anno. Probabilmente è più corretto affermare che i tumori neuroendocrini sono tumori a bassa incidenza ma con un’alta prevalenza. Poiché spesso i pazienti convivono per molti anni con la malattia”.

“L’incidenza è aumentata grazie al miglioramento delle tecniche di diagnosi”

“Questi tumori – ha aggiunto Ascierto – possono essere diagnosticati anche in bambini e adolescenti, ma sono più comuni tra gli adulti e gli anziani. I più frequenti sono quelli che riguardano il tratto gastro-entero-pancreatico (60-70%), seguono quelli che colpiscono polmoni e apparato respiratorio (20-30%) o altre regioni del corpo (10%) come cute, tiroide, paratiroide e surreni. Negli ultimi decenni l’incidenza registrata è aumentata soprattutto perché sono migliorate le tecniche di diagnosi e la conoscenza delle caratteristiche delle malattie”.

Il tumore a cellule di Merkel

Oggi anche per questo tipo di tumore l’immunoterapia rappresenta una realtà con risultati preliminari che in potenza sono simili a quelli riscontrati nel melanoma. Il carcinoma a cellule di Merkel (Ccm) è un raro tumore della pelle, descritto per la prima volta nel 1972, ricondotto alla famiglia degli APUDomi e definito come “carcinoma neuroendocrino della cute”. Colpisce un sottogruppo di cellule neuroendocrine cutanee – le cellule di Merkel – da cui prende il nome. Si tratta di una forma tumorale primitiva. Contraddistinta dalla comparsa – soprattutto a livello della testa e del collo – di lesioni eterogenee di varie dimensioni, che di solito si manifestano come un nodulo color carne o rosso-bluastro, duro, indolore e lucido. L’infezione da poliomavirus a cellule di Merkel è uno dei principali fattori di rischio di Ccm.

Ogni anno 240 nuovi casi

Una neoplasia rara, quella del carcinoma a cellule di Merkel, che in Europa rappresenta meno dell’1% di tutti i tumori maligni cutanei. In Italia vengono diagnosticati ogni anno 240 nuovi casi…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumore a cellule di Merkel, istituzioni e mondo scientifico fanno il punto”, ABOUTPHARMA

Tratto dahttps://www.aboutpharma.com/blog/2018/05/17/tumore-a-cellule-di-merkel-istituzioni-e-mondo-scientifico-fanno-il-punto/