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Terapia insulinica efficace – E’ anche questione di aghi

Si parla tanto e sempre di farmaci, trascurando e saltando a piè pari l’argomento ‘aghi per penna’, strumenti indispensabili per una corretta somministrazione dell’insulina e di altri farmaci anti-diabete iniettivi (agonisti del recettore del GLP-1)

Ma adesso, un position paper della Società Italiana di Diabetologia, prende le ‘misure’ agli aghi per penna, Cenerentola dei presidi per il diabete, e lancia un allarme. Negli ultimi anni, sull’onda del mantra del risparmio a tutti i costi, nei capitolati d’appalto, si è andato trascurando l’aspetto della qualità degli aghi per penna, mentre al contempo il mercato si apre sempre più ad aghi low-cost (ma spesso anche low-quality) provenienti dall’estero.

Questo documento della SID mira dunque a fare chiarezza sulle caratteristiche tecniche che connotano gli aghi di qualità.

“La scelta dell’ago giusto per l’iniezione dell’insulina sembra un problema marginale – afferma il professor Giorgio Sesti, presidente della Società Italiana di Diabetologia – ha grande importanza non solo per la corretta somministrazione dell’insulina ma anche per la sicurezza dell’operatore sanitario. Troppe volte le scelte degli aghi considerati un dispositivo di bassa tecnologia sono basate unicamente sul prezzo più basso non tendendo di una serie di caratteristiche che hanno un impatto sulla funzionalità del dispositivo, la prevenzione di infezioni e di punture accidentali”.

Sono stati fatti eccezionali progressi nella produzione di insuline sempre più efficaci, ma è importante ricordare che anche il farmaco più innovativo può non risultare efficace se somministrato nel modo scorretto o con un dispositivo, in questo caso l’ago, non idoneo. Anche un ago storto può insomma mettere i bastoni tra le ruote ad un buon compenso metabolico.

“Gli aghi per penna – spiega uno degli autori del documento, la professoressa Daniela Bruttomesso, Unità operativa di Malattie del Metabolismo, Università di Padova e Presidente della Sezione Regionale SID Veneto Trentino Alto Adige – sono dei dispositivi medici indispensabili per i pazienti con diabete , perché servono a iniettare l’insulina (o altri farmaci anti iperglicemici iniettivi, come gli agonisti del recettore del GLP-1) nel sottocute. Sono quindi necessari per somministrare la terapia.

Purtroppo sono considerati dispostivi medici a bassa tecnologia, sebbene siano uno strumento terapeutico che dovrebbe essere prescritto con criteri clinici e di appropriatezza da personale esperto. Un segnale della scarsa attenzione che viene riservata agli aghi da penna è dimostrato dalle numerose gare d’appalto effettuate nell’ultimo decennio, che hanno come comune denominatore la scarsità degli elementi tecnici, indicati nei vari capitolati. Le aziende che attualmente commercializzano gli aghi sul mercato nazionale sono oltre trenta, con un trend in aumento che preoccupa i professionisti del settore, soprattutto per l’ampliarsi del mercato internazionale. Le caratteristiche tecniche degli aghi, e non solo queste infatti, hanno un impatto clinico sul paziente e sulla terapia.

Quindi, chiunque sia coinvolto nei processi di acquisto/prescrizione di questi dispositivi dovrebbe dare la giusta rilevanza a tali requisiti e dovrebbe prediligere la presenza di adeguate evidenze e/o studi clinici riguardanti un determinato tipo di ago…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Terapia insulinica efficace? E’ anche una questione di aghi”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/diabete/terapia-insulinica-efficace-e-anche-una-questione-di-aghi-26759