Disabilità intellettiva – FaceMatch, un nuovo strumento di riconoscimento facciale per aiutare la diagnosi dei pazienti
Un articolo pubblicato in BMC Blog Network descrive il progetto FaceMatch “Alla ricerca di una diagnosi” del Prof. Lovell e della Dr.ssa Tracy Dudding-Byth. Il promettente progetto sfrutta la tecnologia computerizzata di riconoscimento facciale IMAGUS sviluppata per CCTV (TV a circuito chiuso) per aiutare la diagnosi dei soggetti con disabilità intellettive (DI) non diagnosticate. Questa tecnologia si differenzia dall’approccio di sequenziamento del genoma, che permette ai genetisti di individuare variazioni nel DNA ma può essere limitata dal numero di geni sconosciuti che ritardano o rendono impossibile la diagnosi, anche quando si analizzano i 1500 geni conosciuti responsabili di disturbi dello sviluppo. I genitori possono decidere di partecipare al progetto FaceMatch di propria iniziativa oppure su invito da parte di un medico. L’obiettivo principale di FaceMatch è di raggruppare il maggior numero possibile di visi di persone provenienti da tutto il mondo con tratti facciali simili per accelerare la diagnosi e, potenzialmente, scoprire nuovi importanti geni coinvolti nello sviluppo cerebrale. Si tratta di un altro modo per risolvere una parte dell’odissea diagnostica di molti bambini.
Fonte: orphaNews Italia
Tratto da: http://italia.orphanews.org/newsletter-it/political/nl/id-09-05-2018.html