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Encefalopatia epatica – Benefici a lungo termine trapianto microbiota fecale

I risultati a lungo termine (più di 1 anno) di uno studio su uomini affetti da cirrosi ed encefalopatia epatica (HE), hanno dimostrato riduzioni durature e statisticamente significative nel numero di episodi di HE e di ospedalizzazioni, nonché miglioramenti nelle funzioni cognitive dei pazienti trattati con trapianto di microbiota fecale (FMT) rispetto al gruppo di controllo. E’ quanto evidenziato da uno studio presentato durante l’International Liver meeting di Parigi

L’FMT è un processo attraverso il quale i batteri fecali di un individuo sano vengono introdotti in un soggetto che necessita di ripristinare la microflora del colon tramite l’infusione di un campione di feci, ad esempio mediante colonscopia, clistere, tubo orogastrico o per via orale sotto forma di capsula contenente materiale liofilizzato.

Tale metodica, utilizzata anche in altre patologie (colite, stipsi, sindrome dell’intestino irritabile, sclerosi multipla e morbo di Parkinson), trova applicazione nell’encefalopatia epatica in quanto, nei pazienti che ne soffrono, si sono riscontrati bassi livelli di batteri benefici (Lachnospiraceae e Ruminococcaceae) e alte concentrazioni di Enterobacteriaceae potenzialmente patogene.

Ricordiamo come l’encefalopatia epatica si sviluppi in oltre il 40% delle persone con cirrosi, con complicanze che comportano ricoveri ospedalieri urgenti, lesioni cerebrali irreversibili e prognosi infausta.
In questa ricerca a lungo termine sono stati arruolati 20 uomini in regime ambulatoriale con cirrosi e HE, di età media pari a 58 anni, con MELD* medio 12,5, randomizzati 1:1 a FMT (feci con elevata concentrazione di Lachnospiraceae e Ruminococcaceae provenienti da un singolo donatore di una banca di donatori universale) o a terapia standard. Tali pazienti avevano già partecipato a un precedente studio randomizzato della durata di 6 mesi. Dopo ulteriori 6 mesi sono stati valutati i pazienti ancora vivi e che non si erano sottoposti a trapianto di fegato.

Jasmohan Bajaj, professore associato di gastroenterologia presso la Virginia Commonwealth University e il McGuire VA Medical Center di Richmond (USA), che ha presentato i risultati dello studio, ha precisato come nel trial originale si sia voluto principalmente valutare la sicurezza di FMT nei pazienti con HE rispetto alla terapia standard (SOC), mentre lo studio di estensione abbia avuto come obiettivo la valutazione dell’impatto a lungo termine del trapianto di microbiota fecale sugli aspetti cognitivi, sulle ospedalizzazioni e sugli episodi di encefalopatia epatica…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Benefici a lungo termine dal trapianto di microbiota fecale nell’encefalopatia epatica. #EASL2018”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/gastro/benefici-a-lungo-termine-dal-trapianto-di-microbiota-fecale-nellencefalopatia-epatica-easl2018-26644