Carcinoma polmonare non a piccole cellule resecabile – Risposta patologica incoraggiante con nivolumab neoadiuvante
“Il trattamento neoadiuvante con l’inibitore di PD-1 nivolumab si è associato un tasso di risposta patologica maggiore del 45% in pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule resecabile, in stadio da I a III, a prescindere dall’espressione di PD-L1, in uno studio pilota presentato a Chicago al congresso dell’American Association for Cancer Research (AACR) e pubblicato simultaneamente sul New England Journal of Medicine
Nello studio, nivolumab neoadiuvante ha mostrato anche un profilo di sicurezza tollerabile e non ha portato ad alcun ritardo della chirurgia.
“Nivolumab preoperatorio non ha ritardato l’intervento chirurgico in nessuno di questi pazienti e il 45% dei tumori resecati ha mostrato una risposta patologica maggiore, con una robusta infiltrazione di cellule T” ha affermato in conferenza stampa l’autore senior dello studio, Drew Pardoll, della Johns Hopkins School of Medicine di Baltimora, e direttore del Bloomberg-Kimmel Institute for Cancer Immunotherapy.
Pardoll ha anche riferito che la risposta patologica completa è risultata correlata al carico di mutazioni del tumore.
Il razionale del blocco di PD-1 neoadiuvante
Nei pazienti con carcinoma polmonare resecabile in stadio da IB a IIIB è raccomandata la chemioterapia perioperatoria, che, tuttavia, dà un beneficio piuttosto modesto, ha ricordato l’autore…”
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Fonte: “Ca al polmone resecabile, risposta patologica incoraggiante con nivolumab neoadiuvante. #AACR 2018”, PHARMASTAR