Tumori – Cellule immunitarie corazzate per combatterli in modo mirato
“Per rieducare linfociti T a colpire i tumori in modo più mirato
Le difese dell’organismo nascondono il segreto di un modo nuovo di combattere i tumori: basta rieducarle con la terapia genica per dotarle di una corazza anticancro. È la nuova frontiera dell’immunoterapia basata su cellule immunitarie modificate chiamate CAR-T (Chimeric Antigen Receptor) presentata nel convegno sulla ricerca e l’innovazione nella lotta contro il cancro, organizzato dal Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della vita.
“Le cellule CAR-T – ha spiegato all’ANSA Andrea Biondi, direttore della clinica pediatrica dell’Università di Milano-Bicocca – sono linfociti T che hanno in superficie proteinesviluppate in laboratorio tramite la terapia genica per riconoscere specifici bersagli sulle cellule tumorali”. È una pagina nuova della medicina, la prima volta che una manipolazione genetica del sistema immunitario è efficace contro il cancro.
“Durante la crescita di un tumore – ha spiegato all’ANSA Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Istituto clinico Humanitas di Milano – può accadere che una parte del sistema immunitario decida di passare al nemico. Alcune cellule, come poliziotti corrotti, non arrestano più i malviventi, le cellule tumorali, ma li aiutano, frenando ad esempio i linfociti T, che dovrebbero comandare le nostre difese, ma restano invece come narcotizzati. La scoperta che il sistema immunitario è addormentato o addirittura corrotto – ha aggiunto – ha aperto la strada a nuove strategie terapeutiche, l’immunoterapia, mirate a togliere i freni o a fermare i poliziotti corrotti”.
Un esempio è rappresentato proprio dalle terapie cellulari, come la CAR-T. “Le terapie cellulari – ha spiegato Mantovani – sono qualcosa di molto simile a una trasfusione preceduta da un prelievo di sangue: determinate cellule del sistema immunitario, ad esempio i poliziotti corrotti, sono estratte dal sangue, rieducate e riarmate in modo adeguato, infine reintrodotte nel paziente. Questa strategia – ha aggiunto – funziona ad esempio nei tumori liquidi, come la leucemia linfoblastica acuta”…”
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Fonte: “Tumori, cellule immunitarie corazzate per combatterli”, ANSA.it S&T > Biotech