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Leucemia linfoblastica acuta a cellule T – Tecniche di editing genico per CAR T cells fornite da un donatore

Le tecniche di editing genico stanno aprendo la strada per la messa a punto di CAR T cells non più su misura (come quelle finora sviluppate e approvate), ma ‘pret-a-porter’, per il trattamento della leucemia linfoblastica acuta a cellule T e il linfoma non-Hodgkin a cellule T, e non più autologhe, ma fornite da un donatore. È esattamente quel che ha fatto un gruppo di ricercatori della Washington University di St. Louis, che in un articolo pubblicato sulla rivista Leukemia descrive come ha utilizzato la tecnologia di editing genetico CRISPR per ingegnerizzare cellule T umane in modo da consentir loro di attaccare neoplasie ematologiche a cellule T

Nell’introduzione, gli autori spiegano che i tumori a cellule T rappresentano un gruppo di neoplasie ematologiche caratterizzate da alte percentuali di recidiva e mortalità, oltre che da una sostanziale assenza di terapie mirate dispnibili.

L’espressione da parte delle cellule T tumorali di antigeni target condivisi con le CAR T-cells finora ha limitato lo sviluppo di CAR T-cells per le neoplasie a cellule T, per via del rischio di un ‘fratricidio’ non voluto delle CAR T cells e dell’incapacità di raccogliere un numero di cellule T autologhe sufficiente.

I ricercatori della Washington University, invece, hanno modificato geneticamente le cellule T in da poter utilizzare le cellule T di un qualsiasi donatore. Con la loro tecnica non sono necessarie le cellule T del paziente e non occorre nemmeno un donatore compatibile con immunità simile.

“Siamo stati in grado di eliminare in modo efficiente (oltre il 90%) sia l’antigene CD7 sia la subunità alfa del recettore delle cellule T (TRAC) dalle cellule T ingegnerizzate di far loro esprimere un CAR anti-CD7, mantenendo così la normale funzione di uccisione di queste cellule T manipolate geneticamente in vitro e in vivo” ha spiegato l’autore senior del lavoro, John F. DiPersio, professore di medicina in oncologia presso la Washington University.

“Siamo riusciti a dimostrare che queste CAR T-cells modificate geneticamente uccidono sia le cellule della leucemia linfoblastica acuta a cellule T umane CD7+ sia quelle del linfoma non-Hodgkin a cellule T in vitro e in vivo nei topi immunodeficienti” ha aggiunto il ricercatore.

Il team di DiPersio, che è anche vicedirettore dell’Alvin J. Siteman Cancer Center, ha messo a punto un nuovo tipo di CAR T cells dirette contro l’antigene CD7, in grado di individuare e uccidere tutte le cellule con l’antigene CD7 in superficie. Per prevenire il fratricidio delle cellule T, i ricercatori hanno utilizzato la tecnica di editing genetico CRISPR/Cas9 per rimuovere l’antigene CD7 dalle cellule T sane. Inoltre, hanno usato questa stessa tecnica per eliminare simultaneamente da queste cellule la TRAC, che permette di riconoscere i tessuti sani come estranei…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Leucemia linfoblastica acuta a cellule T, allo studio CAR T cells allogeniche ‘pret-a-porter’,” PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/leucemia-linfoblastica-acuta-a-cellule-t-allo-studio-car-t-cells-allogeniche-pret-a-porter-26330