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Infarto – Il cuore si può rigenerare dopo, grazie alla riprogrammazione delle cellule

Nanoparticelle saranno somministrate direttamente nel tessuto infartuato attraverso un idrogel iniettabile dotato di ulteriori funzionalità per promuovere la conversione dei fibroblasti in cardiomiociti funzionali. Il Politecnico di Torino si aggiudica un nuovo progetto ERC: 2 milioni di euro per BIORECAR, con l’obiettivo di riprogrammare le cellule del miocardio infartuato ripristinando la loro normale funzione

Torino – Quando si verifica un infarto del miocardio circa un miliardo di cardiomiociti, le cellule preposte alla generazione e alla trasmissione dello stimolo contrattile che regola la frequenza cardiaca, muore nell’arco di poche ore. Il tessuto muscolare striato di cui è naturalmente composto il cuore, infatti, a seguito dell’infarto si trasforma in un tessuto fibroso, più rigido di quello cardiaco e privo di cardiomiociti capaci di contrarsi.

Per trovare una soluzione a questa problematica, che è una delle conseguenze più serie per chi sopravvive all’infarto e in molti casi può essere risolta solo con un trapianto di cuore, una prospettiva innovativa arriva dal progetto europeo BIORECAR – Direct cell reprogramming therapy in myocardial regeneration through an engineered multifunctional platform integrating biochemical instructive cues, che propone una strategia di medicina rigenerativa per ripristinare nei tessuti cardiaci fibrotici la normale funzione contrattile attraverso quella che viene definita come “riprogrammazione cellulare diretta”, stimolata dall’iniezione di biomateriali in grado di rilasciare specifici fattori.

BIORECAR, coordinato dalla prof.ssa Valeria Chiono del Politecnico di Torino, è infatti l’ultimo progetto finanziato all’Ateneo con 2 milioni di euro in cinque anni dallo European Research Council: un progetto che esemplifica bene come le discipline tecnologiche possano trovare applicazioni sempre più diffuse nella medicina e nelle scienze della salute.

“Questo nuovo progetto ERC attribuito al Politecnico testimonia ancora una volta le grandi potenzialità dell’applicazione delle discipline tecnologiche all’ambito delle scienze della vita: oggi, su 13 progetti ERC finanziati fino ad oggi al nostro Ateneo, ben 6 riguardano ricerche che spaziano dalla biologia alla medicina”, commenta il Rettore, Marco Gilli, che sottolinea anche l’ormai costante incremento della capacità dell’Ateneo di aggiudicarsi i progetti ERC, che sono riconosciuti a livello internazionale come premi estremamente prestigiosi, sui quali si valuta la qualità di un’università.

“Siamo molto soddisfatti per l’incremento costante del numero dei nostri progetti ERC, frutto di politiche mirate e investimenti specifici dell’Ateneo, oltre che della capacità dei nostri ricercatori e, ci tengo a sottolinearlo, delle nostre ricercatrici, dal momento che è nuovamente una donna ad essersi aggiudicata questo prestigioso riconoscimento”, conclude il Rettore…”

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Fonte: “Il cuore si può rigenerare dopo un infarto grazie alla riprogrammazione delle cellule”, insalute news

Tratto dahttps://www.insalutenews.it/in-salute/il-cuore-si-puo-rigenerare-dopo-un-infarto-grazie-alla-riprogrammazione-delle-cellule/