LES con Sjogren associata – Dati di efficacia su attività malattia per ‘epratuzumab’
“Epratuzumab, anticorpo monoclonale umanizzato anti-CD22, migliora l’attività di malattia del LES sistemico in pazienti con LES e compresenza di sindrome di Sjogren. Queste le conclusioni di un’analisi post-hoc di due studi registrativi sul farmaco, di recente pubblicazione su Arthritis & Rheumatology
Cosa è epratuzumab?
Epratuzumab è un anticorpo monoclonale umanizzato anti-CD22 che agisce provocando una deplezione solo del 30% circa dei linfociti B. Tale deplezione parziale provoca la fosforilazione e l’internalizzazione della proteina di superficie CD22, innescando la trasmissione di segnali intracellulari che si traducono in alterazioni dell’espressione di molecole di adesione e in una modulazione del funzionamento dei linfociti B.
Razionale dello studio
“L’attività delle cellule B è stata implicata, in alcuni studi, nella patogenesi della sindrome di Sjogren – ricordano gli autori nell’introduzione dello studio. – “Inoltre, – continuano – epratuzumab si è rivelato già efficace, in ragione della sua attività immunologica specifica per le cellule B, in un piccolo numero di pazienti con sindrome primaria di Sjogren”(2).
Ora, per quanto la sindrome primaria di Sjogren si sviluppi in modo indipendente, la sindrome di Sjogren associata, invece, è legata alla coesistenza di altre malattie ad eziologia auto-immunitaria come il LES: la prevalenza di Sjogren associato a LES, ad esempio, è compresa tra il 6,5% e il 19% (3).
EMBODY 1 e 2 sono due trial clinici randomizzati che hanno valutato l’efficacia e la sicurezza di epratuzumab in pazienti con LES.
L’analisi post-hoc appena pubblicata, invece, ha utilizzato i dati di questi due trial per valutare efficacia e sicurezza del farmaco in due sottopopolazioni dei due studi, condotti su 1.584 pazienti con LES, 113 dei quali con diagnosi di malattia di Sjogren associata.
Quali sono stati i risultati principali dello studio?
In estrema sintesi, i risultati dello studio hanno mostrato che il numero di cellule B, i livelli di IgM e quelli degli anticorpi anti-antigene A legato alla sindrome di Sjogren erano ridotti in tutti i pazienti trattati con il farmaco, ma che la riduzione delle cellule B è stata più rapida nella sottopopolazione di pazienti con sindrome Sjogren associata…”
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Fonte: “LES, dati di efficacia su attività di malattia per epratuzumab”, PHARMASTAR
