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Riacutizzazioni di BPCO – 3 farmaci risultano meglio di due

Nella riduzione delle riacutizzazioni moderate e gravi di BPCO la tripla associazione fissa extrafine messa a punto da Chiesi (beclometasone dipropionato/formoterolo fumarato/glicopirronio) risulta superiore alla combinazione fissa di due broncodilatatori: Lo confermano i dati dello studio TRIBUTE appena pubblicati su The Lancet

Oltre ad aver raggiunto l’obiettivo primario (la superiorità sulle riacutizzazioni), i risultati hanno dimostrato la superiorità della tripla associazione anche nei parametri di funzionalità polmonare e nella qualità di vita dei pazienti. Il trattamento con la tripla associazione fissa ha dimostrato un profilo di sicurezza simile a quello dell’associazione fissa di due broncodilatatori.

“Questo Studio aiuta a colmare alcune evidenze mancanti nella gestione della BPCO [2], dimostrando il beneficio di una triplice terapia con associazione di corticosteroide e due broncodilatatori rispetto ad una duplice terapia costituita da due broncodilatatori nei pazienti che riferiscono ancora delle riacutizzazioni nonostante il trattamento di mantenimento in atto. Le riacutizzazioni rappresentano un’importante misura di risultato con rilevanti ripercussioni sul benessere generale e sullo stato di salute dei pazienti con BPCO”, riporta Stefano Petruzzelli, Chief Medical Officer and Head of Global Clinical Development, Chiesi Group.

“Il documento GOLD 2018 considera le riacutizzazioni della BPCO come eventi importanti nella gestione della patologia in quanto hanno un impatto negativo sullo stato di salute, sui tassi di ospedalizzazione e riammissione e sulla progressione della malattia. È ben noto che esse contribuiscono alla progressione della malattia e che le riacutizzazioni hanno la caratteristica di potersi raggruppare nel tempo e, una volta che un paziente con BPCO ha avuto una esacerbazione, ciò ne innescherà una maggiore suscettibilità ad eventi successivi. Questo, sottolinea ulteriormente l’importanza della loro prevenzione. Le riacutizzazioni accelerano anche il progressivo declino della funzione polmonare nei pazienti con BPCO e la loro frequenza è ora riconosciuta come una componente chiave per la caratterizzazione dei pazienti con BPCO. Pertanto, la prevenzione e il trattamento delle riacutizzazioni della BPCO (in particolare quelle di grado moderato e grave che comportano l’ospedalizzazione) è diventato un obiettivo primario degli operatori sanitari . Credo che i risultati del TRIBUTE possano avere un impatto sulla futura gestione e trattamento dei pazienti con BPCO.”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Riacutizzazioni di BPCO, 3 farmaci meglio di due. Lo conferma studio su The Lancet”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/pneumo/riacutizzazioni-di-bpco-3-farmaci-meglio-di-due-lo-conferma-studio-su-the-lancet-25992