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Artrite reumatoide e marker anemia – Dati ‘real world’ promuovono trattamento con ‘tocilizumab’ (TCZ), inibitore del recettore di IL-6

Il trattamento con tocilizumab (TCZ), inibitore del recettore di IL-6, effettuato in pazienti affetti da artrite reumatoide (AR), si associa ad un deciso miglioramento dei marker di anemia. Questi i risultati di uno studio osservazionale real world, che ha messo a confronto l’influenza esercitata da diversi DMARDs, DMARDb e DMARDts sui marker di anemia in un setting di pazienti provenienti dalla pratica clinica reale, e che ha documentato un incremento a 2 anni sia dei livelli di emoglobina che dell’ematocrito a seguito del trattamento con TCZ. Lo studio è stato pubblicato su Seminars in Arthritis and Rheumatism

Razionale dello studio
L’anemia è una condizione di frequente riscontro nei pazienti con AR attiva: la sua presenza è stata legata ad un peggioramento della disabilità associata alla malattia nonché ad un incremento della mortalità.

Solitamente, la condizione anemica associata a patologia cronica (non solo AR, dunque) si lega ad alterazioni dell’eritropoiesi e dell’omeostasi del ferro, nonché ad una risposta inadeguata all’eritropoietina.

“Tutti questi fattori – ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio – risultano essere influenzati da alcune citochine infiammatorie quali IL-6”.

“In ragione del ruolo centrale riconosciuto alla IL-6 nell’anemia associata a malattia cronica – continuano i ricercatori – è stata avanzata l’ipotesi di un beneficio superiore della terapia con TCZ, inibitore recettoriale di IL-6, in termini di miglioramento dei marker di anemia rispetto agli altri farmaci”.

L’assenza di studi a livello di popolazione, finalizzati a valutare l’esistenza di una possibile associazione del trattamento con diversi DMARD (convenzionali, biologici e sintetici a target), ha sollecitato la messa a punto di questo nuovo studio, che si è avvalso dei dati di un database clinico USA (U.S Centricity Electronic Medical Record), comprendente le schede cliniche relative a 34 milioni di individui residenti nel paese nord-americano.

Disegno dello studio e risultati principali
I ricercatori hanno incluso nello studio pazienti adulti con AR, diagnosticata nel periodo 2000-2016, che erano stati sottoposti ad almeno un trattamento farmacologico per la malattia.
Sul totale dei pazienti reclutati nella sperimentazione, 91.236 erano stati trattati con MTX, 55.964 con un inibitore di TNF-alfa, 3.732 con TCZ e 3.126 con tofacitinib.
L’analisi è stata aggiustata in base all’età, al sesso di appartenza, alla durata di malattia e alla presenza di comorbilità (neoplasie o malattie CV), utilizzando strumenti statistici ad hoc per bilanciare il peso dei diversi fattori confondenti…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Artrite reumatoide e marker anemia, dati real world promuovono tocilizumab”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/orto-reuma/artrite-reumatoide-e-marker-anemia-dati-real-world-promuovono-tocilizumab-25827