HIV – Terapie iniettabili a lunga durata d’azione più comode e consentono maggior aderenza
“Le persone con HIV in terapia con cabotegravir + rilpivirina somministrati ogni quattro o otto settimane considerano più comodo e discreto questo trattamento rispetto al singola compressa giornaliera che, inoltre, ricorda loro tutti i giorni di vivere l’infezione. E’ quanto emerso da uno studio pubblicato su PLOS One
Allo stesso modo, un altro studio pubblicato su AIDS & Behavior dimostra che gli uomini sieronegativi che fanno uso di cabotegravir per via iniettiva ogni 12 settimane come profilassi pre-esposizione (PrEP) trovano questo trattamento più comodo e semplice rispetto alla pillola giornaliera.
Anche i medici supportano l’utilizzo dei farmaci a lunga durata d’azione, anche se sottolineano che la loro gestione è più complessa. Secondo i clinici, infatti, queste terapie non eliminano completamente il problema dell’aderenza, in quanto necessitano di visite di controllo con una frequenza regolare, che sono cruciali per monitorarne l’efficacia.
In entrambi gli studi, i ricercatori hanno sottoposto pazienti e operatori sanitari a interviste approfondite sulla loro esperienza con i farmaci a lunga durata d’azione. I pazienti erano stati arruolati in studi di fase II.
Lo studio LATTE-2 aveva arruolato pazienti con HIV trattati con cabotegravir + rilpivirina come terapia di prima linea e provenienti da Stati Uniti e Spagna. Le iniezioni dei farmaci erano state somministrate ogni 4 o 8 settimane. Per lo studio di tipo qualitativo, sono stati sottoposti a interviste 27 pazienti e 12 professionisti sanitari…”
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Fonte: “HIV, per i pazienti le terapie iniettabili a lunga durata d’azione sono più comode e consentono una maggior aderenza”, PHARMASTAR