Carcinoma testa-collo – Chi fuma alla diagnosi vive di meno
“Nei pazienti con un carcinoma a cellule squamose del distretto testa-collo (HNSCC), quelli che fumano al momento della diagnosi hanno una prognosi significativamente peggiore rispetto ai non fumatori, anche se sono più giovani rispetto a questi ultimi. A suggerirlo è uno studio retrospettivo di coorte pubblicato di recente su JAMA Otolaryngology-Head & Neck Surgery
“I fumatori avevano una probabilità quasi doppia rispetto ai non fumatori di morire durante lo studio” scrivono i ricercatori, coordinati da Nosayaba Osazuwa-Peters, del Saint Louis University Cancer Center di St. Louis, nel Missouri. “Abbiamo anche scoperto che coloro che erano sposati avevano meno probabilità di essere fumatori alla diagnosi” aggiungono gli autori.
Gli studi recenti si sono concentrati sulle tendenze correlate ai tumori HPV-positivi, ma il fumo “rimane importante quanto l’HPV orale” come causa di HNSCC, osservano Osazuwa-Peters e i colleghi, aggiungendo che “la maggior parte dei pazienti … ha sviluppato un tumore primario in sedi secondarie che sono per lo più non correlate all’HPV”.
Nella ricerca da poco pubblicata, gli autori hanno analizzato le associazioni tra l’essere o meno fumatori al momento della diagnosi di carcinoma a cellule squamose del distretto testa-collo, sopravvivenza e stato civile, utilizzando i dati del Registro Tumori del Saint Louis University Hospital relativi ai pazienti diagnosticati tra il 1997 e il 2012. Più della metà dei 463 pazienti analizzati (260, il 56,2%) erano fumatori alla diagnosi e l’81% era bianco. I fumatori erano in misura maggiore consumatori di alcolici, non sposati e con meno di 65 anni al momento della diagnosi.
“Abbiamo riscontrato una differenza statisticamente significativa nella mediana di sopravvivenza tra i fumatori (89 mesi, IC al 95%: 65-123 mesi) e i non fumatori alla diagnosi (208 mesi; IC al 95% 129-235)” scrivono i ricercatori, che nei fumatori hanno trovato “una probabilità quasi doppia di morire durante il periodo dello studio rispetto ai non fumatori” (HR 1,998; IC al 95% 1,42-2,77).
L’analisi multivariata ha, inoltre, mostrato che i pazienti non sposati erano con maggiore probabilità fumatori (HR aggiustato 1,76; IC al 95% 1,08-2,84).
Vale la pena di notare che lo stato dell’HPV dei pazienti non era noto, ma questo parametro potrebbe aver modulato l’associazione tra fumo e sopravvivenza, perché i tumori associati all’HPV sono caratterizzati da una sopravvivenza maggiore…”
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Fonte: “Ca testa-collo, chi fuma alla diagnosi vive di meno”, PHARMASTAR
Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/oncoemato/ca-testa-collo-chi-fuma-alla-diagnosi-vive-di-meno–25590