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Carcinoma mammario – In chemioterapia il “riposo ovarico” preserva la fertilità

“Sospendere” temporaneamente la funzione ovarica durante la chemioterapia per un carcinoma mammario può preservare la fertilità. Una metanalisi condotta da ricercatori belgi ha evidenziato come questa opzione sia associata a un significativa riduzione del rischio di insufficienza ovarica prematura indotta dalla chemioterapia

(Reuters Health) – La soppressione temporanea della funzione ovarica può preservare la fertilità durante la somministrazione di chemioterapia nel carcinoma mammario. Il trattamento con un analogo dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRHa) potrebbe proteggere la funzione ovarica e, potenzialmente, preservare la fertilità nelle donne in premenopausa che ricevono la chemioterapia per carcinoma della mammella in stadio iniziale. E’ quanto rileva una recente revisione della letteratura sulla materia condotto da ricercatori dell’Institut Jules Bordet di Bruxelles.

La premessa
La metanalisi ha rilevato che la somministrazione di GnRHa durante la chemioterapia è associata a una significativa riduzione del rischio di insufficienza ovarica prematura indotta dalla chemioterapia (POI), ha riferito Matteo Lambertini, dell’Institut Jules Bordet di Bruxelles, lo scorso 7 dicembre al congresso sul tumore del seno di San Antonio.

L’insufficienza ovarica è un effetto collaterale comune della chemioterapia nelle donne in pre-menopausa che ha, come conseguenza, un sostanziale impatto negativo sulla qualità della vita. La crioconservazione di ovociti/ embrioni sono strategie standard per preservare la fertilità, ma non prevengono il rischio di POI indotto dalla chemioterapia. La soppressione temporanea dell’ovaio con GnRHa durante la chemioterapia è stata studiata in diversi studi randomizzati controllati come strategia per preservare la funzione ovarica e la potenziale fertilità, ma i dati sono ancora misti e il suo ruolo rimane controverso, hanno ribadito i ricercatori…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Cancro mammario. In chemioterapia il “riposo ovarico” preserva la fertilità”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=56913