Emicrania – Erenumab in fase III dimostra efficacia nella prevenzione degli attacchi
“Sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine (NEJM) i risultati dello studio STRIVE di fase III, della durata di 6 mesi, che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di AMG 334 (erenumab) nella prevenzione dell’emicrania episodica (come definita nell’ambito dello studio, caratterizzata da 4 a 14 giorni/mese di cefalea).
Erenumab ha dimostrato differenze clinicamente e statisticamente significative rispetto al placebo sia nell’endpoint primario che negli endpoint secondari, compreso il nuovo questionario validato per la misura degli esiti riferiti dal paziente, MPFID (Migraine Physical Function Impact Diary)2. Il trattamento con erenumab è stato ben tollerato, confermando un profilo di sicurezza comparabile a quello del placebo.
Erenumab è l’unico anticorpo monoclonale completamente umano, specificamente progettato come antagonista del recettore del peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP, Calcitonin-Gene-Related-Peptide), che svolge un ruolo critico nell’attivazione dell’emicrania.
Nello studio STRIVE sono stati arruolati 955 pazienti, randomizzati a ricevere, una volta al mese per sei mesi e per via sottocutanea, placebo o erenumab al dosaggio di 70 mg oppure di 140 mg. I pazienti arruolati nel braccio con erenumab al dosaggio di 140mg, con un basale pari a 8.3 giorni di emicrania al mese, hanno sperimentato una riduzione significativa dei giorni di emicrania al mese, pari a – 3,7 rispetto al basale (è stata riportata una riduzione dei giorni di emicrania al mese pari a – 3,2 per i pazienti arruolati nel braccio con erenumab al dosaggio di 70 mg e una riduzione di – 1,8 giorni di emicrania al mese per i pazienti in trattamento con placebo; entrambi p <0,001)…”
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Fonte: “Emicrania: studio di fase III su erenumab dimostra efficacia nella prevenzione degli attacchi”, notizie mediche.it