Sclerosi multipla – Dal 7° Meeting congiunto ECTRIMS-ACTRIMS ulteriori conferme per cladribina
Riassumendo quanto emerge dalla mole di dati clinici a disposizione sul farmaco, Giancarlo Comi, Ordinario di Neurologia all’Università Vita- Salute San Raffaele di Milano ha dichiarato: “Cladribina è una terapia che ricostituisce selettivamente il sistema immunitario con un trattamento che prevede solo due brevi periodi di somministrazione annuali nell’arco di 4 anni. I pazienti possono trarre beneficio da un trattamento di questo tipo, con efficacia a lungo termine, non dovendo assumere farmaci in modo continuativo e non avendo la necessità di un monitoraggio frequente”,
Nuovi dati a conferma dell’efficacia
A Parigi sono stati presentati i risultati di un’analisi post hoc dello studio di fase III CLARITY, condotta in pazienti con sclerosi multipla nella forma altamente attiva di malattia definita in base alla storia di riacutizzazioni, trattamento precedente e caratteristiche dell’RM.
L’analisi ha comparato l’effetto di cladribina verso placebo sulla proporzione di pazienti senza evidenza di attività di malattia (NEDA), definito come assenza di recidive, di lesioni all’RM e di progressione della disabilità in un periodo di due anni.
L’analisi ha confermato un significativo aumento della proporzione di pazienti NEDA nei differenti sottogruppi di pazienti con elevata attività di malattia, rispetto al gruppo di controllo (43,7% vs 9,0%). Questa analisi è coerente con i risultati riscontrati nella più ampia popolazione dello studio CLARITY e supporta l’efficacia del farmaco nel trattamento della sclerosi multipla recidivante.
“Sappiamo che una certa percentuale di pazienti con sclerosi multipla è sottoposta a un rischio maggiore di recidiva e di progressione della disabilità rispetto al resto della popolazione colpita dalla malatattia”, ha affermato Gavin Giovannoni, Professore di Neurologia presso la Barts and The London School of Medicine and Dentistry, Queen Mary University di Londra. “Un’analisi precedente dello studio CLARITY aveva dimostrato che i pazienti del sottogruppo caratterizzato da una maggiore attività di malattia trattati con cladribina mostravano una risposta più importante rispetto a quella osservata nella popolazione complessiva dello studio clinico CLARITY. Questa nuova analisi dimostra che in un’ampia popolazione di pazienti con sclerosi multpla recidivante, il trattamento con cladribina aumenta significativamente la proporzione di pazienti con elevata attività di malattia che raggiungono lo stato di NEDA rispetto al placebo”…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Sclerosi multipla, da ECTRIMS ulteriori conferme per cladribina”, PHARMASTAR