Infarto miocardico – Correlato a demenza vascolare, non a malattia di Alzheimer
“Un pregresso infarto miocardico (IM) è associato ad aumentato rischio di demenza vascolare con una percentuale che arriva fin quasi al 35% e un pericolo più elevato che si estende fino a 35 anni dopo l’evento acuto. Tale rischio è ancora superiore nei pazienti che hanno subito un ictus in seguito all’IM. È quanto suggeriscono i risultati di uno studio basato sulla popolazione pubblicato online su “Circulation”
«Abbiamo dimostrato per la prima volta che i pazienti sopravvissuti a un IM hanno un aumentato rischio di demenza vascolare, ma non di malattia di Alzheimer (AD) o altri sottotipi di demenza» sostengono gli autori, guidati da Jens Sundbøll, dell’Ospedale universitario di Aarhus, in Danimarca. «Questo è il più vasto studio nel suo genere e anche il primo anche a considerare importanti sottogruppi di demenza» aggiungono.
Analisi su oltre 300 mila pazienti con un follow-up di 35 anni
L’analisi ha incluso 314.911 pazienti presenti nel ‘Registro Nazionale Danese dei Pazienti’ che avevano sofferto per la prima volta di un IM tra il 1980 e il 2012, i quali sono stati confrontati per sesso, anno di nascita e anno del calendario dell’evento con una coorte di popolazione generale costituita da 1.573.193 soggetti senza storia di IM. Le persone considerate nell’analisi avevano un’età mediana di 70 anni e per il 63% erano maschi.
Un’analisi di regressione di Cox è stata utilizzata per calcolare i rapporti di rischio (HR) da 1 a 35 anni per demenza, controllati per fattori corrispondenti e aggiustati per comorbilità e stato socioeconomico. Dopo un follow-up di 35 anni, l’incidenza cumulativa di demenza per tutte le cause nella coorte IM è stata del 9%, con il 2,8% rappresentato da AD, l’1,6% da demenza vascolare e il 4,5% con altri tipi di demenze. Rispetto alla coorte di popolazione generale, l’IM non è apparso associato a demenza per tutte le cause (rapporto di rischio aggiustato [aHR] 1,01, 95% CI: 0,98-1,03).
L’aver subito un IM è risultato associato a un aumentato rischio di demenza vascolare (aHR 1,35, 95% CI: 1,28-1,43) rispetto al gruppo di confronto, con un rischio consistentemente più elevato tra i pazienti che hanno subito un ictus dopo un IM (aHR 4,48, 95% CI: 3.29-6.12). Una storia di IM non era invece correlata in modo significativo al rischio di Alzheimer (aHR 0,92, 95% CI: 0,88-0,95) o altre forme di demenza (aHR 0,98, 95% CI: 0,95-1,01)…”
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Fonte: “Infarto miocardico correlato a demenza vascolare, non a malattia di Alzheimer”, PHARMASTAR