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Il valore delle scelte – Dopo apertura del Papa bisogna accelerare iter legislativo su testamento biologico e potenziare cure palliative in Italia

“È moralmente lecito rinunciare all’applicazione di mezzi terapeutici, o sospenderli, quando il loro impiego non corrisponda a quel criterio etico e umanistico che verrà in seguito definito proporzionalità delle cure”. Sono queste le parole pronunciate da Papa Francesco pochi giorni fa e che aprono la visione del mondo cattolico sull’accanimento terapeutico e sulla possibilità di scelta dei malati terminali. Queste parole sono arrivate alla chiusura del XXIV Congresso nazionale SICP (Società italiana Cure Palliative). Il presidente della Federazione italiana Cure Palliative (FCP) Luca Moroni sottolinea l’importanza di arrivare presto a una legge ma allo stesso tempo di dare la possibilità a tutti i malati di usufruire delle cure palliative, possibilità non sempre presente

L’orientamento etico, integrato con il rispetto per l’autodeterminazione della persona malata, rappresentano da sempre il fondamento etico delle Cure Palliative. Per questo le parole pronunciate da Papa Francesco giovedì scorso alla Pontificia Accademia per la Vita sono state accolte con grande apprezzamento dalla Società di Cure Palliative SICP e dalla Federazione di Cure Palliative FCP. Proprio al tema delle scelte, infatti, era dedicato il XXIV Congresso che si è concluso sabato a Riccione.

“Speriamo che questa dichiarazione del Santo Padre”- ha dichiarato Moroni ai microfoni di pharmastar- “possa avere degli effetti positivi sull’iter legislativo che è molto precario, conosciuto come disegno di legge sul testamento biologico ma che in realtà è molto più ampio e approfondisce il rapporto tra il malato e il medico che lo cura. L’obiettivo è di ridimensionare l’aspetto relazione che è il cuore del disegno di legge”.

La Costituzione consente a tutti coloro che sono in grado di esprimersi, sono capaci di intendere e di volere di autodeterminarsi rispetto a qualsiasi intervento terapeutico.
“Il fatto che questo diritto in sia in alcun modo esercitabile da coloro che per diverse ragioni non sono più in grado di esprimersi è un vuoto che questa legge tende di affrontare” ha precisato Moroni.

“Salutiamo queste parole come assolutamente condivisibili, appropriate e apprezzate”- ha proseguito Moroni- “che vanno nella direzione di una medicina sempre più attenta al coinvolgimento delle persone malate. Come dice il Santo Pontefice, oggi ci sono delle potenzialità di mantenimento artificiale attraverso strumenti tecnologici che fino a qualche tempo fa erano impensabili. Ma bisogna anche considerare che oggi la maggior parte delle persone che accedono al servizio sanitario nazionale sono persone con malattie croniche quindi non guariranno; questo sposta l’obiettivo delle cure dalla guarigione alla qualità della vita. La qualità della vita ha degli elementi di soggettività che sono decisamente più rilevanti rispetto alla semplice adozione di un protocollo terapeutico volto ad agire su una patologia. L’altra cosa è la possibilità di garantire alle persone malate la possibilità di scegliere, questa scelta presuppone la presenza di opzioni ma le cure palliative non sono un’opzione per gran parte dei malati”.

Per far sì che questo approccio di cura possa essere realmente applicato in tutte le malattie oncologiche e non oncologiche, in tutte le età e in tutti gli ambienti di cura (domicilio, Hospice, Ospedale, Residenze sanitarie per anziani e malati fragili ecc.) occorre però un potenziamento dei Servizi di Cure Palliative esistenti o la loro costituzione nelle non poche aree del paese in cui sono assenti. Questo implica l’allocazione di risorse umane, finanziarie e formative al fine di garantire la presenza di Cure Palliative efficaci in tutte le Regioni italiane; si auspica pertanto che a livello di governo nazionale e regionale vengano tempestivamente adottati gli atti deliberativi necessari per raggiungere questo indifferibile traguardo, peraltro già previsto nella Legge 38/10, che ha normato lo sviluppo delle Cure Palliative, e nei successivi Accordi Stato-Regioni…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Il valore delle scelte, dopo l’apertura del Papa bisogna accelerare l’iter legislativo sul testamento biologico e potenziare le cure palliative in Italia”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/dolore/il-valore-delle-scelte-dopo-lapertura-del-papa-bisogna-accelerare-liter-legislativo-sul-testamento-biologico-e-potenziare-le-cure-palliative-in-italia–25381