Malattie infiammatorie dell’intestino – Primi 6 trapianti pediatrici di microbiota
“La terapia sperimentata per la prima volta su pazienti con malattie infiammatorie dell’intestino, sindrome da attivazione macrofagica e malattia del trapianto contro l’ospite (GVHD). L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha messo a punto un protocollo diagnostico-clinico dedicato
Roma, 22 novembre 2017 – Sei trapianti di microbiota intestinale su pazienti pediatrici. È la prima volta che vengono realizzati in Italia, grazie al protocollo clinico messo a punto dai medici dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Il trapianto è stato usato come terapia sperimentale in pazienti affetti da malattie infiammatorie intestinali (morbo di Crohn), malattia del trapianto contro l’ospite (GVHD) – nella sua forma acuta e con interessamento dell’intestino – e in un paziente affetto da sindrome da attivazione macrofagica di origine genetica, una rara patologia del sistema immunitario, derivante da un disordine delle funzioni immunoregolatorie.
“Si tratta di un grande passo avanti sul piano della ricerca traslazionale e dell’applicazione clinica in campo pediatrico, ma allo stesso tempo bisogna essere prudenti e attendere ancora per valutare compiutamente l’efficacia di questi trapianti nella fase di follow up di ogni specifica patologia”.
Lo spiega la dott.ssa Lorenza Putignani, responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Parassitologia e dell’Unità di Ricerca sul Microbioma Umano del Bambino Gesù. “La cosa importante – aggiunge – è aver codificato un protocollo per definire il percorso assistenziale e valutare con rigore gli aspetti etici oltre che clinici e laboratoristici”.
La notizia è emersa questa mattina nel corso del primo convegno nazionale in campo pediatrico dedicato al microbiota e alle sue applicazioni sul fronte diagnostico e clinico, promosso dal Bambino Gesù nella sede di Roma – San Paolo.
IL MICROBIOTA
L’insieme dei microorganismi che costituiscono il microbiota intestinale, un tempo denominato flora intestinale, svolge un ruolo fondamentale nella salute umana. È formato da trilioni di batteri e svolge la funzione di ‘centrale biochimica’ dell’intestino, dove trasforma il cibo ingerito, produce energia, regola l’immunità della mucosa intestinale e l’equilibrio delle popolazioni microbiche che fungono da barriera contro gli agenti patogeni. Quando l’equilibrio da loro garantito viene perturbato, si innesca un processo di alterazione del microbiota che gioca un ruolo centrale nell’insorgenza e progressione di molte malattie, compresa l’obesità, gli stati allergici, le malattie infiammatorie intestinali e le alterazioni metaboliche.
LA TERAPIA BATTERICA
Il trapianto di microbiota intestinale o trapianto fecale è stato recentemente valutato come opzione terapeutica per due motivi principali. Da una parte l’incremento della diffusione e della resistenza antibiotica nei casi di infezione da Clostridium difficile, per cui risulta la scelta terapeutica più indicata. Dall’altra, la recente esplosione di conoscenze riguardo il microbiota, le sue funzioni e il ruolo dell’alterazione del suo stato di equilibrio nella origine di numerose malattie.
IL PROTOCOLLO
Per quanto riguarda il trapianto fecale nell’adulto, esistono delle linee guida rilasciate recentemente (European consensus conference on faecal microbiota transplantation in clinical practice, Gut 2017), mentre il protocollo diagnostico-clinico messo a punto dagli esperti del Bambino Gesù è il primo in campo pediatrico. Scopo del protocollo – emesso congiuntamente dalla Direzione Sanitaria e dalla Direzione Scientifica dell’Ospedale, nel mese di settembre – è quello di definire l’intero percorso laboratoristico, clinico e assistenziale del trapianto di microbiota per il paziente pediatrico, con un coinvolgimento importante del Comitato Etico…”
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Fonte: “Malattie infiammatorie dell’intestino, primi 6 trapianti pediatrici di microbiota”, insalute news