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Aterosclerosi – Due scale di valutazione “scovano” quella subclinica

Un gruppo di ricercatori spagnoli ha valutato l’efficacia dell’uso di sue scale di punteggio di rischio cardiovascolare nella diagnosi dell’aterosclerosi senza segni clinici evidenti. Le due scale di valutazione, i cui risultati sono stati confrontati con gli esiti degli esami strumentali, hanno mostrato una forte associazione inversa con l’aterosclerosi sub-clinica

(Reuters Health) – L’ideal cardiovascular health score (ICHS) e il Fuster-BEWAT score (FBS) sono due sistemi di valutazione che riuscirebbero a predire, con accuratezza, la presenza di aterosclerosi sublinica e l’estensione di questa condizione tra le persone di mezza età. A evidenziarlo è stato un gruppo di ricercatori guidati da Hector Bueno, dell’Hospital Universitario 12 de Octubre dell’Università Complutense di Madrid. I risultati sono stati pubblicati dal Journal of the American College of Cardiology.

La premessa
Il punteggio ICHS, raccomandato in prevenzione primaria, valuta quattro fattori relativi allo stile di vita (fumo, peso corporeo, attività fisica e dieta) e tre fattori di rischio oggettivi, ovvero i livelli di colesterolo e di glucosio nel sangue e la pressione sanguigna. Il punteggio FBS, invece, è ancora più semplice da applicare perché non prevede la realizzazione di test di laboratorio e include solo la valutazione di pressione sanguigna, esercizio fisico, peso, alimentazione e uso di tabacco. Bueno e colleghi hanno valutato l’associazione tra questi due punteggi e la presenza e l’estensione dell’aterosclerosi subclinica, misurata mediante ecografia vascolare a livello di carotidi, aorta e arteria ileofemorale, oltre che con la valutazione del punteggio di calcificazione dell’arteria coronarica (CACS)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Aterosclerosi. Due scale di valutazione “scovano” quella subclinica”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=56119