Osteoporosi – 14 novembre prossimo, come prevenirla. Gli esperti riuniti a Genova
“Genova – Quando si rompe un femore in una persona anziana non si altera solamente un osso. Si pone una sorta di “passaggio a livello” lungo i binari della vita, quasi a fermare per qualche tempo il passare del tempo. E non è detto che poi, una volta sistemato il problema, la velocità del treno raggiunga di nuovo quella precedente. E’ anche per questi motivi che bisogna giocare d’anticipo sull’osteoporosi, facendo attenzione alle sane abitudini, e che occorre monitorare con attenzione quanto avviene nella persona che ha avuto una frattura, sia per il singolo, tra le fratture da fragilità è quella con il tasso più elevato di mortalità e disabilità, sia per il sistema sanitario.
Stando alle stime, la frattura del femore rappresenta una delle condizioni che più pesano sui costi quando le persone hanno superato i 70 anni.
La Liguria diventa un laboratorio
Prevenzione e recupero, quindi, sono le parole d’ordine per la ricetta “made in Genoa” dell’osteoporosi. Proprio in Liguria, infatti, sta per partire il progetto “Licos”, sulla scorta di un’iniziativa già portata avanti a Genova, che punta a ridurre l’impatto delle fratture da osteoporosi, in particolare di quella del femore. Per “scoprire” tutti i segreti di questa patologia e soprattutto capire come difendersi e riabilitarsi dopo una frattura, gli esperti sono a disposizione dei cittadini martedì 14 novembre prossimo, alle ore 18, presso l’Auditorium del Teatro Carlo Felice di Genova.
L’occasione è offerta dall’incontro pubblico organizzato da Il Secolo XIX “Stop alle fratture: come prevenire l’osteoporosi”, cui partecipano Luigi Carlo Bottaro, direttore generale della Asl 3 Genovese, Gerolamo Bianchi, direttore della Struttura Complessa di Reumatologia della stessa Asl, e Pierclaudio Brasesco, medico di famiglia. L’iniziativa è realizzata con il contributo non condizionante di Lilly.
«La Liguria con questo progetto può diventare una sorta di “laboratorio” sulla malattia, considerando anche i costi diretti ed indiretti che sono decisamente rilevanti – spiega Bianchi. Nella Regione Liguria, negli anni 2011, 2012 e 2013 si sono registrati, rispettivamente, 3.683, 3.726 e 3.925 ricoveri ospedalieri con Diagnosi Principale (DRG) di frattura del femore. Il costo diretto legato alla ospedalizzazione è di circa 25 milioni di euro, i costi della riabilitazione sono di circa 20 milioni di euro all’anno».
Il progetto Licos porterà a creare un Registro Regionale dei pazienti con frattura di femore e consentirà di monitorare con precisione il loro percorso assistenziale.
Obiettivo prevenzione
L’importante, in ogni caso, è ricordare l’importanza della prevenzione, a partire dalla risposta al fabbisogno di calcio, l’ingrediente “fondamentale” dell’osso. In teoria basterebbero anche due yogurt al giorno ricordando che se si hanno problemi di colesterolo alto, meglio scegliere quelli magri. La cultura alimentare ligure, peraltro, offre numerose opportunità di offrire calcio e proteine all’organismo: basti pensare alle varie prescinseue, mollane, formaggette di ogni tipo del nostro territorio.
«Il calcio non deve mai mancare all’organismo, ma non bisogna avere lo stress di introdurne il più possibile – puntualizza Bianchi. Il giusto è necessario, ma gli eccessi possono risultare controproducenti, soprattutto se si esagera con formaggi molto stagionati e ricchi di grassi. Particolare attenzione debbono prestare le persone che rimangono per un certo periodo a letto e non fanno una regolare attività fisica, visto che in questo condizioni l’osso tende a “perdere” robustezza»…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Fratture, come prevenire l’osteoporosi. Gli esperti riuniti a Genova”, IL SECOLO XIX SALUTE
Tratto da: http://www.ilsecoloxix.it/p/magazine/2017/11/10/ASeneggK-fratture_osteoporosi_prevenire.shtml