Rigurgito tricuspidale “torrenziale” (RT) – A confronto due dispositivi con approccio differente
“Due nuovi dispositivi transcatetere per il rigurgito tricuspidale (RT) funzionale severo o di gravità superiore (“torrenziale”) stanno dando discrete prove di efficacia e sicurezza a 30 giorni, secondo le prime prove di fattibilità presentate a Denver (USA), in occasione del TCT 2017 (Transcatheter Cardiovascular Therapeutics Congress)
A lungo considerata la “valvola dimenticata”, la tricuspide sta guadagnando maggiore attenzione, di pari passo con le ricerche che sempre più collegano la TR severa con il rischio di mortalità. Nei primi studi, i dispositivi progettati originariamente per il posizionamento mitralico o aortico erano stati testati nella grande popolazione di pazienti che in precedenza non aveva altre opzioni di trattamento (troppo anziani, fragili e ad alto rischio chirurgico).
Le evidenze dello studio TRI-REPAIR
Presentando i risultati dello studio TRI-REPAIR (1), Georg Nickenig, dell’Università di Bonn (Germania), ha spiegato che l’RT è prevalentemente una conseguenza della dilatazione del ventricolo destro (RV) e anulare.
Per curare questo RT funzionale, il suo team ha testato il sistema di riparazione tricuspidale Cardioband (Edwards Lifesciences) – che effettua una riduzione dell’anello tricuspidale tramite accesso transfemorale utilizzando lo stesso concetto del sistema mitralico Cardioband – in 30 pazienti sintomatici nonostante la terapia medica ottimale in 9 centri europei.
I pazienti avevano un’età media di 75,6 anni e l’86% di essi è stato considerato in classe NYHA III o IV al basale. Quasi tutti (93%) presentavano fibrillazione atriale (AF) e più di un terzo aveva subito in precedenza un’operazione cardiaca. Il successo tecnico è stato raggiunto in tutti i pazienti e non vi sono stati, in fase periprocedurale, decessi o gravi eventi avversi gravi. A 30 giorni, due pazienti erano morti per cause non correlate alla procedura…”
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Fonte: “Rigurgito tricuspidale “torrenziale”, a confronto due dispositivi con approccio differente”, PHARMASTAR