Malattia di Lyme – Victoria, Bella e Avril: così l’abbiamo combattuta
“Due anni fa è toccato alla cantante canadese, prima ancora alla famiglia Hadid e adesso la conduttrice Cabello, ormai guarita, ne parla per la prima volta
L’ULTIMA è stata la conduttrice Victoria Cabello, ma prima di lei aveva dato filo da torcere alla modella Bella Hadid e alla cantante Avril Lavigne. Tre donne celebri che hanno raccontato dolori e sofferenze causate dalla malattia di Lyme – una patologia infiammatoria trasmessa dalle zecche contenenti il batterio Borrelia burgdorferi, l’agente che causa la malattia.
Dopo due anni di assenza dal mondo dello spettacolo, la conduttrice Cabello ha raccontato di essere guarita e di non aver potuto lavorare perché priva di energie. Prima di lei la malattia di Lyme aveva dato filo da torcere anche a Bella Hadid, la modella che si è ammalata come la madre Yolanda. La cantante Lavigne aveva invece raccontato la sua storia due anni fa in una trasmissione televisiva. L’artista ha avuto molti problemi a causa della patologia, anche perché in un primo momento le era stata diagnosticata erroneamente una depressione. Scopriamo più in dettaglio cos’è questa malattia poco conosciuta
LA MALATTIA DI LYME
Spossatezza, febbre e mal di testa sono i disturbi più comuni. Se non curata per bene, i disturbi posso diventare più pesanti – disturbi cardiaci e neurologici. Concorrono due fattori affinché una persona si ammali di tale patologia: la zecca responsabile della puntura deve contenere al suo interno (intestino) il batterio Borrelia e deve restare adesa alla cute umana per 12 ore (tempo necessario per digerire il sangue umano e riversare nel circolo sanguigno umano i prodotti della propria digestione, compreso il batterio).
LA DIAGNOSI
Oltre al quadro clinico della malattia basato sui sintomi, la diagnosi viene effettuata mediante un’analisi del sangue (test Elisa o western blotting sono le analisi usate per la conferma sierologica). Ma occorre qualche settimana di tempo prima sottoporsi all’esame – e dunque dalla puntura della zecca fino al verdetto diagnostico – perché la comparsa degli anticorpi antiborrelia non è così immediata.
SINTOMI, DECORSO DELLA MALATTIA E TERAPIA
Il primo sintomo della malattia solitamente è un eritema cutaneo nel sito della puntura che può espandersi o migrare anche su altre parti del corpo: all’inizio è di piccole dimensioni e di colore rosso. Può raggiungere dimensioni pari a 50 cm di diametro – può essere caldo al tatto ma raramente è doloroso o dà prurito – con una zona centrale più chiara e il margine ben delineato. L’eritema migrante si può accompagnare a febbre, mal di testa, cefalea, dolori articolari e spossatezza, insomma sintomi simili all’influenza. Meno comuni sono invece l’ingrossamento dei linfonodi, mal di gola, nausea e vomito. Dopo qualche settimana più della metà dei pazienti può sviluppare artrite, così come problemi cardiaci o alterazioni neurologiche. Se la malattia viene diagnosticata in tempo, si può ricorrere a una terapia antibiotica mirata (doxiciclina, amoxicillina) altrimenti, se l’infezione è più grave, si ricorre alla somministrazione endovenosa o intramuscolo di ceftriaxone, la cui durata è in funzione del tipo di ulteriori sintomi, come complicanze neurologiche, cardite o artrite…”
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Fonte: “Victoria, Bella e Avril: così abbiamo combattuto la malattia di Lyme”, R.it Medicina