Cyber sicurezza sanitaria a forte rischio – Fiaso, la Federazione di Asl e ospedali, al lavoro sul regolamento europeo per la privacy in vigore tra un anno
“Il 41% delle Asl e il 46% degli ospedali ha dichiarato di non aver mai subito un tentativo di cyber attacco. Il 15 e il 32% ne ha segnalati meno di 100, mentre rispettivamente solo il 6 e il 4% ha inoltrato oltre 10mila segnalazioni. E i furti dei dati sanitari costano agli italiani 134 euro procapite. Worshop (a porte chiuse) Fiaso sulla sicurezza informatica di Asl e ospedali
Negli ultimi due anni per mancato rispetto della privacy sui dati sanitari il Garante ha comminato sanzioni per 3 milioni e passa di euro l’anno, che sono arrivati già ad 11 nei primi mesi del 2017, causa maxi-ammenda da 10 milioni comminata proprio a Google. Segno che in fatto di privacy e cyber sicurezza sanitaria c’è ancora molto da fare, come dimostrano dati e report presentati in un incontro a porte chiuse con gli esperti del settore promosso dalla Fiaso, la Federazione di Asl e ospedali.
Certo, da noi fino ad oggi c’è stato solo qualche piccolo blocco dei sistemi informatici in alcuni ospedali. Subito risolto. Niente a che vedere con “WannaCry”, l’ultimo grande attacco cybernetico che ha creato il panico in ospedali e aziende di 74 Paesi.
Ma anche la nostra sanità è più che mai esposta. Asl e ospedali, racconta un Report della Sapienza di Roma, sono più indietro di Comuni, Regioni e Pubblica amministrazione centrale, sia in termini di consapevolezza del problema, che di organizzazione e difesa dai cyber-attacchi…”
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Fonte: “Cyber sicurezza sanitaria a forte rischio. Fiaso al lavoro sul regolamento europeo per la privacy in vigore tra un anno”, Quotidiano sanità
Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=52224