CAR T-cells – Nuovi dati promettenti dello studio JULIET di Novartis
“Con l’attesissimo studio di fase II JULIET, l’immunoterapia con CAR T-cells di Novartis CTL019 (tisagenlecleucel) ha segnato un bel colpo nel trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B, con numeri che probabilmente consentiranno al colosso svizzero di competere testa a testa sul mercato contro il suo principale rivale iniziale, Kite Pharma
Tuttavia, Novartis si è anche trovata a dover difendere la sua tecnologia produttiva, perché gli analisti, una volta esaminati i risultati, anticipati dall’azienda in un comunicato stampa, hanno puntato l’attenzione sul fatto che un certo numero di pazienti arruolati non hanno potuto effettivamente essere trattati con le CAR T-cells.
Percentuali di risposta estremamente incoraggianti e competitive
In occasione dell’International Conference on Malignant Lymphoma (ICML), tenutasi a Lugano, l’azienda ha presentato alla comunità scientifica i risultati di un’analisi ad interim di questo studio multicentrico internazionale in cui si è valutato CTL019 in pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivato/refrattario.
Il trial, al quale hanno preso parte 27 centri di 10 centri distribuiti in quattro continenti, è stato condotto in collaborazione con l’Università della Pennsylvania. Si tratta dello studio più ampio mai realizzato in cui si sia valutata un’immunoterapia con CAR-T cells esclusivamente in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B.I risultati completi saranno presentati più avanti e serviranno come base per la domanda di approvazione di CTL019 come trattamento per questi pazienti, che sarà presentata sia alla Food and Drug Administration sia alla European Medicines Agency. Lo scorso aprile, l’agenzia Usa gli ha già concesso lo status di Breakthrough Therapy proprio sulla base dei dati dello studio JULIET.
Le percentuali di risposta ottenute finora sono davvero molto promettenti. “La percentuale di risposta complessiva osservata in questa prima analisi è impressionante per pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivato/refrattario, fortemente pre-trattati, che hanno poche opzioni di trattamento a disposizione” ha detto l’autore principale dello studio JULIET, Stephen Schuster, della Perelman School of Medicine presso l’Università della Pennsylvania e del Penn’s Abramson Cancer Center.
A 3 mesi, nei 51 pazienti valutati la percentuale di risposta complessiva è risultata del 45%, con un 37% di risposte complete e un 8% di risposte parziali. Inoltre, tutti i pazienti che erano in remissione completa a 3 mesi erano ancora in remissione completa al momento del cutoff dei dati, mostrando un segnale di persistenza dell’effetto della terapia che potrebbe avvantaggiare Novartis nella competizione con le altre aziende che stanno sviluppando CAR T-cells…”
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Fonte: “CAR T-cells: nuovi dati promettenti dello studio JULIET di Novartis, competizione accesa con Kite”, PHARMASTAR